Brescia, costrinsero una tredicenne al matrimonio: ma per il tribunale “non fu riduzione in schiavitù”

Pubblicato il 15 Aprile 2011 - 18:08 OLTRE 6 MESI FA

BRESCIA – Costringi una tredicenne a sposarsi? Nessun reato di riduzione in schiavitù. Lo ha stabilito il tribunale di Brescia, che doveva giudicare in appello la sentenza di condanna nei confronti di tre cittadini, i genitori e il figlio, della ex Jugoslavia che erano stati condannati dal tribunale di Brescia per aver costretto una ragazzina di 13 anni al matrimonio.

Tutti gli imputati sono stati assolti dal reato di riduzione in schiavitù e condannati per la violenza sessuale presunta. In primo grado i genitori vennero condannati, con rito abbreviato, a sei anni, il figlio a 5 anni e 4 mesi.

Nell’estate del 2008 la squadra mobile della Questura di Brescia scoprì che una bambina di 13 anni aveva partorito una figlia all’Ospedale Civile di Brescia. Le indagini portarono all’arresto del padre della neonata, un giovane di 20 anni,che aveva sposato la minorenne con rito rom, e successivamente dei genitori del ragazzo.