Matteo Marzotto e Donà delle Rose a giudizio per vendita Valentino Fashion Group

di Redazione Blitz
Pubblicato il 18 Luglio 2013 - 19:59 OLTRE 6 MESI FA
Matteo Marzotto e Donà delle Rose a giudizio per vendita Valentino Fashion Group

Matteo Marzotto e Donà delle Rose a giudizio per vendita Valentino Fashion Group

MILANO – Le famiglie Marzotto e Donà delle Rose andranno a giudizio per omessa dichiarazione dei redditi. I pm di Milano Laura Pedio e Gaetano Ruta hanno emesso un decreto di citazione diretta per Matteo Marzotto e per altri 4 imputati nell’ambito dell’inchiesta sulla vendita del marchio Valentino Fashion Group. Le due famiglie nel 2008 venderono il marchio ad un fondo per 200 milioni di euro, ma non pagarono i 60 milioni di euro di tasse all‘Agenzia delle Entrate. Altri otto indagati invece hanno patteggiato e non andranno a processo. Intanto al fisco italiano sono stati già versati 56 milioni di euro come risarcimento.

In particolare, i pm hanno mandato a processo con citazione diretta Matteo Marzotto, uno dei soci della società Icg al centro dell’inchiesta, Diamante Marzotto, Bart Zech, amministratore della società, Pierre Kladni, presidente del cda, e l’immobiliarista Massimo Caputi.    

Puntano, invece, a patteggiare 6 mesi con pena convertita in pena pecuniaria, triplicata in ragione della capacità economica, Vittorio Marzotto, altro amministratore di Icg, Margherita Marzotto, Maria Rosaria Marzotto, Cristiana Marzotto, Andrea Donà Delle Rose, Isabella Donà Delle Rose, Rosanna Donà Delle Rose e Ferdinando Businaro.

Accordi di patteggiamento tra difese e pm che dovranno essere poi ratificati dal gup Gianfranco Criscione (udienza ancora da fissare, così come la data del processo per gli altri cinque). Da quanto si saputo, la società Icg, attraverso Vittorio Marzotto, ha già versato 57 milioni di euro all’Agenzia delle Entrate, come risarcimento.

Il procedimento penale riguarda una presunta omessa dichiarazione dei redditi, accusa nata da una verifica fiscale fatta dall’Agenzia delle Entrate e relativa alla vendita del marchio Valentino Fashion Group da parte dei Marzotto e Dona’ Delle Rose, avvenuta nel 2008, al fondo Permira.

Secondo l’accusa, con la vendita del brand sarebbe stata realizzata una plusvalenza di 200 milioni di euro, ottenuta in Lussemburgo (attraverso proprio la societa’ Icg) senza pagare tasse per circa 65 milioni di euro. Per questo, lo scorso novembre, erano stati sequestrati degli immobili tra cui una villa a Cortina e alcune case a Roma e altri beni per un valore di oltre 60 milioni. La cifra contestata poi, con la chiusura delle indagini ad aprile, sarebbe salita da 65 a 71 milioni di euro.(AN