Matteo Messina Denaro è in Veneto? Le parole di un pentito e la cantina gialla

di Redazione Blitz
Pubblicato il 21 Novembre 2019 - 12:23 OLTRE 6 MESI FA
Matteo Messina Denaro, Ansa

Matteo Messina Denaro (foto Ansa)

ROMA – Matteo Messina Denaro, il ricercato numero uno in Italia, è in Veneto? Secondo un pentito, Emanuele Merenda, come riporta il Gazzettino, in Veneto Matteo Messina Denaro soggiornò in Veneto nel 2014. “Centineo (un imprenditore siciliano, ndr) – queste le parole del pentito riportate dai giornali – mi ha anche detto che ha ospitato Matteo Messina Denaro per quattro o cinque giorni a Campo di Pietra. La facciata è di colore giallo”. Giallo è anche il colore della cantina che, stando alle parole del pentito, avrebbe visto passare tra le sue mura il latitante. Il sospetto, stando alle parole del latitante, è che da allora Messina Denaro possa essere anche in Veneto, magari dopo aver cambiato varie volte nascondiglio.

Ma dov’è Campo di Pietra? Campo di Pietra si trova a Salgareda, piccolo comune della provincia di Treviso.

“Centineo – sono ancora le parole del pentito riportate dai giornali – mi ha detto che ha ospitato Messina Denaro per quattro o cinque giorni a Campo di Pietra”. E ancora: “Centinaio mi ha spiegato che prestava denaro senza garanzie ad interessi elevatissimi. Mi ha anche detto che i soldi che impiegava provenivano dal gestore di una cantina di Campo di Pietra riconducibile a dei siciliani che erano dei pezzi da novanta”.

“Campi e vigne si estendono a perdita d’occhio – si legge sul Gazzettino – Qui il vino è qualcosa di più che banale business: è storia, cultura. Fa parte della quotidianità di tutti. Le aziende agricole sono la colonna portante dell’economia. E in una di queste, nel 2014, per un breve periodo ha soggiornato Matteo Messina Denaro, il boss della mafia latitante da oltre 20 anni, il capo dei capi che ha soppiantato Totò Riina. Personaggio inquietante, figura chiave degli anni delle stragi mafiose, uno dei latitanti più ricercati al mondo”.

Messina Denaro, 57 anni, ricordiamo, è ricercato dal 1993 per associazione di tipo mafioso, omicidio, strage, devastazione, detenzione e porto di materie esplodenti, furto e altro.

Fonte: Il Gazzettino, Il Giornale, Palermo Today.