Maturità: meglio a distanza. Consiglio superiore frena Azzolina. E alle elementari niente voti

di Redazione Blitz
Pubblicato il 15 Maggio 2020 - 08:48 OLTRE 6 MESI FA
Maturità: meglio a distanza. Consiglio superiore frena Azzolina. E alle elementari niente voti

Maturità a distanza? Si aspetta l’ordinanza (Ansa)

ROMA – Il ministro Azzolina non ha ripensamenti, l’esame di maturità deve avvenire in presenza.

“Di persona personalmente” direbbe il mitico Catarella del Commissario Montalbano.

Ma un parere importante sull’ordinanza del ministro, obbligatorio anche se non vincolante, sconsiglia prese di posizione troppo assertive sul tema.

Il Consiglio superiore della Pubblica Istruzione, una commissione formata da 36 membri tra dirigenti scolastici, docenti, sindacalisti, esperti delle istituzioni pubbliche, predica prudenza, senza condizioni di sicurezza più che garantite meglio l’esame a distanza, come alle medie.

Gli studenti nel frattempo aspettano un documento vero, le istruzioni precise su come si svolgeranno gli esami, a prescindere che siano a distanza o da remoto: ad oggi possono contare su anticipazioni e bozze di testo, ma l’ordinanza in effetti ancora non c’è.

Il Consiglio raccomanda al ministro anche di evitare che alle elementari quest’anno siano assegnati voti espressi in decimi: meglio il giudizio, più articolato e meno perentorio anche perché senza il rapporto diretto con i docenti i più piccoli hanno perso un contributo decisivo alla loro formazione.

Il Consiglio al ministro: “Maturità, meglio a distanza”

E’ indispensabile che venga emanato con urgenza un protocollo di sicurezza nazionale “stringente, dettagliato e prescrittivo a garanzia della salute di tutto il personale coinvolto” negli esami di Stato e degli alunni. In sua assenza o nell’impossibilità di poterne applicare le prescrizioni è “indispensabile prevedere che gli esami di maturità avvengano a distanza”.

E’ questa uno delle raccomandazioni espresse dal Consiglio superiore della pubblica istruzione all’ordinanza del ministero sulla maturità.

Alle elementari giudizi, non voti

Nella scuola elementare, tenuto conto che la situazione emergenziale ha particolarmente penalizzato l’apprendimento degli alunni più piccoli, per i quali l’interazione in presenza con i docenti costituisce un elemento determinante nei processi di apprendimento, in misura maggiore rispetto agli altri gradi di scuola, il Consiglio superiore della Pubblica Istruzione chiede che la valutazione finale sia espressa attraverso un giudizio riportato nel documento di valutazione e non con la votazione espressa in decimi. (fonte Ansa)