Maturità, la prova di matematica: consigli per farcela. Scarica l’esame del 2011

Pubblicato il 15 Giugno 2012 - 12:42 OLTRE 6 MESI FA

Esami di maturità (LaPresse)

ROMA – Per buona parte degli studenti dei licei scientifici è probabilmente la prova più temuta: quella del secondo giorno, lo scritto di matematica. E la maturità 2012 non fa eccezione. La formula è sempre la stessa: il maturando dovrà scegliere e risolvere uno tra due problemi e cinque su 10 quesiti risolti. Più facile a dirsi che a farsi, ovviamente.  Eppure ci sono delle piccole accortezze che possono rendere l’impresa meno difficile.

Inutile dire che bisogna studiare. Non è un consiglio, è una necessità e soprattutto una prova di maturità. Il punto è studiare cosa?  Fondamentale padroneggiare il programma dell’ultimo anno ma altrettanto fondamentale è un ripasso di alcune delle cose studiate negli anni passati.

L’algebra intesa come equazioni e disequazioni, con occhio di riguardo a quelle logaritmiche ed esponenziali che possono sempre capitare. Poi può essere utile un ripasso alle procedure per trovare gli zero nei polinomi. Quindi la geometria analitica, sempre utile. Occhio ai fondamentali: dall’equazione della retta a quella della parabola fino a quella della circonferenza. Poi occorre anche una rapida occhiata ai libri di trigonometria: non è il caso di presentarsi all’esame senza ricordare le formule base: relazioni seno/coseno, forme di duplicazione, bisezione e somma, relazione tra i lati e gli angoli di un triangolo rettangolo. Sul programma dell’ultimo anno non serve neppure dirlo: il vangelo dello studente di maturità scientifica è fatto di limiti, derivate e integrali.

Quindi la preparazione pratica: i test migliori sono quelli già usciti: in fondo all’articolo trovate il pdf dell’esame del 2011. Esercitatevi su tutti, risolvete tutti i problemi e confrontate le soluzioni. Serve a entrare nel “clima” e prepararsi al tipo di problemi che vi troverete di fronte.

Altro passaggio fondamentale per un buon compito di matematica è la scelta. Bisognerà individuare il problema più alla portata e i cinque quesiti cui rispondere. Prima di tutto ricordarsi che il tempo non è un problema, ci sono sei ore. Quindi niente fretta e niente ansia. Tutto deve essere programmato prima. Il problema, ai fini del voto, conta di più dei quesiti. Quindi, possibilmente, va scelto e fatto prima. Bisogna leggerli entrambi con attenzione: un problema che ha un inizio teoricamente più agevole potrebbe diventare più ostico dopo. Quindi fare una scaletta dei passaggi possibili per la risoluzione e quindi fare una scelta.

Nel momento dello svolgimento, poi, è fondamentale spiegare i passaggi: perché e come si fa una certa operazione. Nessuno potrà dirvi che avete copiato. E se proprio copiate nelle spiegazioni cercate di cambiare almeno qualche parola…

Una volta scelto e impostato il problema (ripetiamo: meglio iniziare subito e a mente fresca)  se trovate una difficoltà imprevista niente panico. Ci sono i questionari: scegliete quelli più agevoli e risolveteli. Faranno morale e vi daranno la sensazione concreta di essere a buon punto. Man mano che li risolvete copiateli in bella copia: è un utile esercizio di controllo e vi darà fiducia e relax.  A quel punto si può tornare al problema: dopo uno stacco, probabilmente, le cose vi appariranno sotto una luce diversa. Non servono né smartphone né santini: nella vostra testa c’è tutto per farcela.

Ricordatevi poi che non tutto finisce con la consegna. Tornati a casa il giorno dopo bisogna confrontare quanto fatto con le soluzioni corrette. E non per scoraggiarsi: all’orale vi verrà chiesto dove avete sbagliato e perchè. Fatevi trovare pronti.

Per scaricare il testo della prova della maturità 2011 clicca qui.