Maurizio Mazzella, agente sospeso. Aiutò i fratelli Occhionero?

di Redazione Blitz
Pubblicato il 12 Gennaio 2017 - 14:33 OLTRE 6 MESI FA
Maurizio Mazzella, agente sospeso. Aiutò i fratelli Occhionero?

Maurizio Mazzella, agente sospeso. Aiutò i fratelli Occhionero?

ROMA – Un nuovo nome spunta nell’indagine per spionaggio che ha portato all’arresto dei fratelli Francesca Maria e Giulio Occhionero. Il nome di un agente della polizia, Maurizio Mazzella, che è indagato per favoreggiamento nell’ambito dell’inchiesta Eye Pyramid. L’agente, un poliziotto sospeso dal servizio, avrebbe aiutato l’ingegnere Giulio Occhionero a creare un dossier sul pm Eugenio Albamonte, lo stesso che è titolare ora dell’inchiesta che ha portato alla loro iscrizione nel registro degli indagati.

Gli indagati, allo stato delle cose, sono dunque tre. Nel frattempo è attesa la decisione del gip Maria Paola Tomaselli sulle istanze di scarcerazione presentate l’11 gennaio dai difensori dei fratelli Occhionero al termine degli interrogatori di garanzia. Il pm Albamonte ha espresso parere negativo sia sulla revoca delle ordinanze di custodia cautelare, sia, in subordine, sulla modifica della misura. In caso di rigetto delle istanze, i difensori dei due arrestati ricorreranno al tribunale del riesame. Gli accertamenti, oltre a puntare sull’accesso nel server in Usa utilizzato, secondo gli inquirenti, per immagazzinare dati prelevati illecitamente dagli Occhionero, sono incentrati anche sui possibili risvolti patrimoniali legati all’eventuale commercio dei dati trafugati dai due hacker.

Il sito TgCom24 scrive che Maurizio Mazzella, anche lui un massone come Giulio, era in servizio alla polizia stradale di Salerno fino ad agosto scorso, quando per alcuni certificati medici ritenuti falsi è stato sospeso. Sarebbe allora, secondo gli investigatori, che l’agente avrebbe offerto l’aiuto ai fratelli:

“Quando gli investigatori si sono accorti che è proprio del titolare del fascicolo che i due parlano al telefono, hanno deciso di blindare ulteriormente l’inchiesta e infatti solo ora, ad arresti eseguiti, partiranno le indagini patrimoniali per capire chi siano i clienti o i soci dell’esperto informatico, oltre a quelli, in buona parte americani, che appaiono nei bilanci della Westland securities.

“Il “compito” di Mazzella era quello di indagare su email, documenti, vita privata e movimenti del magistrato, tenendo sempre aggiornato Occhionero su quanto scoperto. La decisione di reclutare l’agente è arrivata probabilmente dopo che l’ingegnere ha scoperto di essere indagato per spionaggio informatico. Il 9 settembre scorso aveva chiesto al suo avvocato di presentare un’istanza per conoscere eventuali procedimenti in corso a suo carico, e in quell’occasione era venuto a conoscenza dell’inchiesta. A quel punto Occhionero, presumibilmente preoccupato, ha assoldato Mazzella per avere maggiori informazioni sulle mosse del pm e ha fatto sparire diversi file dal suo pc”.