In mano, quando è stato travolto, aveva ancora i documenti sui rilievi che aveva appena concluso. Stava svolgendo il suo lavoro lungo l’A23, dove era stato chiamato a causa di un tamponamento tra due mezzi. Maurizio Tuscano, 58 anni, assistente Capo Coordinatore in servizio alla Sottosezione Autostradale Amaro (Udine), è morto investito da un’auto che transitava lungo l’autostrada.
L’incidente e la morte di Maurizio Tuscano
Al momento dell’impatto, avvenuto nel comune di Treppo Grande (Udine), il poliziotto si trovava a circa 30 metri dallo scenario dell’incidente segnalato. A colpirlo un’autovettura condotta da un giovane, che viaggiava da solo e che si sarebbe fermato per prestare soccorso. Travolto nei pressi dell’immissione nell’area di parcheggio “Cormor est”. Accertamenti sono in corso per chiarire il motivo per il quale l’investitore non sia riuscito a scorgere per tempo il poliziotto, mentre verosimilmente era intento a raccogliere ulteriori informazioni o attratto da altra situazione.
La vita del poliziotto
Tuscano, nato a Thalwil (Svizzera), risiedeva a Moggio Udinese (Udine) con la moglie di 52 anni e il figlio di 27. Nel 2007 insignito della medaglia d’argento al merito di servizio, nel 2014 della medaglia d’oro. “L’ennesima giornata che funesta la Polizia si è portata via un collega della Stradale, l’ennesimo, travolto e ucciso a due anni dalla pensione”, il commento di Valter Mazzetti, Segretario Generale Fsp Polizia di Stato: il comparto, insiste, è “sguarnito”.
Entrato nella Polizia l’1 giugno 1989, Tuscano nel corso della sua carriera aveva prestato servizio per oltre 20 anni al Distaccamento Polizia Stradale di Tolmezzo (Udine). “Proprio la sua esperienza lo portava a temere l’autostrada, che per noi è un inferno. Specialmente in quel tratto della A23”, conclude Cinzia D’Orlando, segretario provinciale Fsp Udine.