Mauro da Mantova, no-vax fino all’ultimo: “La spocchia in radio era il 10% di quella mostrata in ospedale”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 29 Dicembre 2021 - 15:36 OLTRE 6 MESI FA
Mauro da Mantova no-vax

Mauro da Mantova, no-vax fino all’ultimo (Ansa)

Mauro da Mantova, no-vax fino all’ultimo. “Abbiamo fatto tutto il possibile per salvarlo”, racconta al Corriere della Sera chi ha tentato di curarlo, infermieri e medici dell’ospedale Borgo Trento di Verona. Lui, Maurizio Buratti, meglio conosciuto come Mauro da Mantova, non ce l’ha fatta.

Mauro da Mantova, no-vax fino all’ultimo

Come si dice, i fatti si sono incaricati di smentire le congetture, lo scetticismo, la superficialità, purtroppo, con cui ha affrontato la realtà della pandemia in generale. E la sua positività al virus in particolare. 

Il Covid ha avuto ragione di lui, nonostante i 22 giorni di ricovero in terapia intensiva. Con le sue pseudo-idee sul Covid 19 aveva raggiunto una discutibile fama alla radio, protagonista e show-man a La Zanzara. Forse ci ha fatto troppo affidamento, di sicuro ha creduto troppo alle sue stesse false informazioni.

Dicono che quando è arrivato in ospedale – cioè quando sono riusciti a convincerlo della necessità di un ricovero – fosse già grave, la sua situazione compromessa. La saturazione polmonare al 60%. 

L’infermiera: “Stanchi di essere derisi e insultati”

Ma niente, lui continuava con la litania no-vax. Tanto che, senza intaccare di un grammo la fedeltà al giuramento di Ippocrate, più d’uno tra medici e operatori si è risentito del comportamento non conciliante del riottoso paziente.

Il suo atteggiamento non era stato dei migliori, racconta un’infermiera. “La spocchia che mostrava in radio è appena il 10% di quella che ha fatto vedere di persona quando è arrivato in Pronto soccorso. Era una persona, e lo abbiamo curato con ogni mezzo. Ma siamo stanchi di essere derisi e insultati da chi deve poi ricorrere a noi quando si trova con l’acqua alla gola”.