Medulloblastoma, tumore cerebrale dei bambini, nonno dona 800mila euro per combatterlo

di redazione Blitz
Pubblicato il 1 Ottobre 2016 - 20:30| Aggiornato il 2 Ottobre 2016 OLTRE 6 MESI FA
Genova, nonno dona 800mila euro a Gaslini: avevano salvato nipote

Genova, nonno dona 800mila euro a Gaslini: avevano salvato nipote

GENOVA – Per dire grazie ai medici del Gaslini di Genova che avevano salvato suo nipote da un medulloblastoma, un tumore al cervello, un nonno ha donato 800 mila euro al pediatrico genovese.

E a Varese un imprenditore morto a 97 anni ha lasciato 7 milioni in beneficenza, 784 mila dei quali all’ospedale materno-infantile Del Ponte di Varese per progetti a favore dei bambini ricoverati.

Due storie di generosità che aiutano la sanità. Nel primo caso il protagonista è un imprenditore di Verucchio (Rimini) di 72 anni. Quando a suo nipote viene diagnostico un tumore cerebrale il bambino ha due anni e poche speranze di sopravvivere secondo i medici di un ospedale bolognese. L’uomo si rivolge ai medici del Gaslini e ora il piccolo frequenta la seconda elementare ed “è un bambino felice”, dice il nonno. Con la donazione di 800 mila euro l’ospedale ha messo in piedi una squadra di neuro-oncologia specializzata nel medulloblastoma, il tumore cerebrale maligno più frequente nell’infanzia. “Non mi ritengo una persona speciale. Spero solo che il mio gesto possa essere emulato”.

“Per otto mesi abbiamo vissuto a Genova, dopo il figlio di mia figlia era in cura e abbiamo apprezzato la sensibilità del personale del Gaslini”, racconta l’imprenditore. Maria Luisa Garré è il medico che ha curato il bambino. “Abbiamo capito che il piccolo aveva un tumore che potevamo sradicare con una chemioterapia molto forte che poteva portare complicanze, ma con la possibilità di essere efficace in poco tempo”.

L’uomo ha fatto una prima donazione di 500 mila euro quando la situazione del nipote era ancora definita incerta. “Eravamo rimasti colpiti dalla grande umanità trovata al Gaslini. Così ho deciso che quei soldi dovevano servire a migliorare il capitale umano dell’ospedale assumendo medici competenti. Ho nominato un comitato di controllo per verificare il buon uso del denaro. I soldi sono stati spesi bene, così ho donato altri 300 mila euro a scatola chiusa”. Sono serviti ad assumere un chirurgo oncologico, una neuroradiologa che rischiava di dover andare a lavorare all’estero e una psicologa. Il gesto, come chiedeva il nonno riminese, è stato emulato, anche se il destinatario non è il Gaslini.

Il protagonista della seconda storia è Renato Giuliani, noto imprenditore del varesotto, il cui nome è legato alla Ficep (500 dipendenti) che produce macchine utensili. Ha lasciato sette milioni in beneficenza a diverse associazioni del territorio, devolvendo in particolare 784 mila euro per progetti a favore dei bambini ricoverati all’ospedale materno-infantile Del Ponte di Varese. I fondi sono stati devoluti alla fondazione Ponte del Sorriso e verranno utilizzati per completare una struttura residenziale per accogliere le famiglie dei piccoli pazienti. “Un gesto che ha commosso e reso profondamente riconoscente tutta la fondazione Il Ponte del Sorriso” – ha spiegato la responsabile, Emanuela Crivellaro – La generosità di Renato Giuliani sarà per sempre ricordata nel sorriso dei bambini in ospedale”.