Melania Rea: coltello della caserma di Parolisi non è arma del delitto

Pubblicato il 18 Novembre 2011 - 00:00 OLTRE 6 MESI FA

TERAMO – Il coltello ritrovato da alcuni commilitoni di Salvatore Parolisi nella caserma di Ascoli Piceno e consegnato agli inquirenti del pool teramano che indaga sul delitto di Melania Rea non avrebbe nulla a che fare con l’omicidio.

E’ quanto trapela degli ambienti giudiziari, dove si citano fonti dei Carabinieri del Raggruppamento investigazioni scientifiche di Roma (Ris) per spiegare l’estraneita’ dell’arma bianca, consegnata poco piu’ di due mesi fa a chi sta indagando.

Il coltello, a quanto sembra con la lama insanguinata, era stato rinvenuto all’interno della caserma dove Parolisi svolgeva il ruolo di istruttore nel 235/o Rav Piceno. La stessa Procura teramana, pur non ritenendola attinente al caso quale eventuale arma del delitto, ha trasmesso il reperto ai Ris che ne ha analizzato le tracce, escludendo che quel sangue appartenesse a Melania o al marito Salvatore, finora unico indagato nell’inchiesta per l’omicidio della ventinovenne avvenuto nell’aprile scorso.