Melania Rea, il cane che ne ha fiutato le tracce è "inattendibile"

Pubblicato il 22 Dicembre 2011 - 19:48 OLTRE 6 MESI FA

TERAMO, 22 DIC – La procura di Teramo 'blinda' sempre piu' gli indizi raccolti per accusare il caporalmaggiore dell'Esercito Salvatore Parolisi, unico indagato per la morte della moglie, Melania Rea. Lo fa sottoponendo a perizia perfino il cane molecolare che nelle ore immediatamente successive alla sua scomparsa, la sera del 18 aprile, fu utilizzato nelle ricerche sul pianoro di Colle San Marco, dove proprio Parolisi aveva riferito aver visto per l'ultima volta la moglie. Il consulente tecnico d'ufficio lo ha valutato ''inattendibile''.

Quel cane molecolare, dopo aver fiutato odori prelevati da indumenti della donna, si diresse verso una zona in particolare di Colle San Marco, nei pressi del monumento ai Martiri della Resistenza, in un percorso a meta' tra le altalene e il bar-chiosco verso il quale il marito aveva detto di essersi diretta. Fino a oggi era l'unica labile traccia che restava della possibile presenza della donna lassu' piuttosto che dove la procura ritiene fosse, ovvero nel boschetto di Ripe di Civitella. Fino a oggi perche' il consulente tecnico d'ufficio che ha valutato il cane, un esemplare di Bildhound, nel corso di un test tenuto nelle settimane scorse in Piemonte, lo ha definito ''inattendibile''.

Il cane molecolare e' stato messo alla prova sullo stesso campione di abbigliamento umano assieme a un cane da valanga della Guardia di Finanza ancora in fase di addestramento: quest'ultimo ha trovato ben presto chi si doveva cercare, cosa che non e' riuscita al cane molecolare sotto esame. La prova, secondo la Procura, confermerebbe quello che un'altra perizia tecnica, quella sulle celle telefoniche agganciate dal cellulare della vittima, avrebbe sottolineato: Melania il 18 aprile, il giorno della scomparsa, non era mai salita a Colle San Marco come ha raccontato il marito.