Melania Rea, perizia non chiarisce l’ora della morte. “Colpa dei primi rilievi”

Pubblicato il 20 Settembre 2012 - 18:45 OLTRE 6 MESI FA
Salvatore Parolisi (Foto Lapresse)

TERAMO – Sull’omicidio di Melania Rea, uccisa con decine di coltellate nel boschetto di Ripe di Civitella del Tronto (Teramo) non si sa neppure l’ora della morte. La super perizia dell’anatomopatologo Gianluca Bruno e della genetista Sara Gino non è riuscita a far luce neppure sul momento della giornata in cui Melania venne uccisa.

Quel che è certo è che la ventinovenne di Somma Vesuviana morì il 18 aprile del 2011, e il suo corpo venne ritrovato solo due giorni dopo. Ancora non si è riusciti a sapere quando fece l’ultimo pasto, che cosa mangiò e quanta caffeina aveva in corpo.

Dallo studio delle larve è emerso che probabilmente Melania morì verso sera, ma il perito ammette dei dubbi e critica chi non si è preoccupato di prelevare campioni di larve sul cadavere prima che queste proliferassero in altri ambienti, come l’obitorio dell’ospedale.

L’unico indagato per l’omicidio di Melania Rea resta sempre suo marito Salvatore Parolisi. Il processo riprenderà il 29 settembre nel tribunale di Teramo.