Melendugno (Lecce), vietato giocare a pallone: i bambini protestano passando la serata con lo smartphone

Melendugno (Lecce), vietato giocare a pallone: i bambini protestano passando la serata con lo smartphone ed esponendo uno striscione con su scritto: "Criticate tanto la nostra generazione ma ci avete tolto il pallone". Il sindaco decide di incontrarli e promette un'area a loro dedicata.

di redazione Blitz
Pubblicato il 11 Agosto 2022 - 09:43 OLTRE 6 MESI FA
melendugno, foto ansa

Il sindaco di Melendugno incontra i giovanissimi che stanno protestando contro il divieto di giocare a pallone (Ansa)

Dopo aver trovato un cartello col divieto di giocare a pallone in piazza, un gruppo di giovanissimi di Roca a marina di Melendugno (provincia di Lecce), ha manifestato sulle panchine del paese trascorrendo il tempo con gli occhi incollati allo smartphone.

La protesta era accompagnata da uno striscione: “Criticate tanto la nostra generazione ma ci avete tolto il pallone”.

Sindaco vieta gioco del pallone, ragazzi protestano con tanto di striscione

Il primo cittadino, Maurizio Cisternino, ha così deciso di incontrare i giovani manifestanti promettendo loro che troverà un’altra zona in cui potranno giocare. “A breve – spiega il sindaco – individueremo un’area dove potranno giocare in libertà. Ora il divieto nasce per tutelare soggetti fragili come anziani e mamme con i passeggini. Mi sono giunte segnalazioni da parte di persone infastidite da quanto avveniva all’interno della piazza. Così abbiamo deciso apporre questo segnale di divieto, perché la piazza non può essere un luogo dove poter giocare a calcio, ma si passeggia si sta in comitiva. In questo caso c’è anche un parco giochi con bambini più piccoli”.

Sindaco: “Non è una decisione punitiva, presto troveremo un’altra area” 

“Per tutelare tutti – prosegue – è stata presa questa decisione, che non vuole essere assolutamente punitiva. Ho promesso a questo gruppetto di ragazzini che sarà interesse della mia amministrazione a stretto giro, ormai per questa estate non facciamo più in tempo, di attrezzare un’area dedicata a loro”.