Menaggio, brucia la villa dell’oligarca russo, attentato: chi è Vladimir Solovyev, star tv amico di Putin

Sul Lago di Como brucia la villa di un oligarca russo. Si tratta di Vladimir Solovyev, star tv amico di Putin.

di redazione Blitz
Pubblicato il 6 Aprile 2022 - 17:16 OLTRE 6 MESI FA

Brucia la villa dell’oligarca russo (foto Ansa)

Vladimir Solovyev, la villa del presentatore tv sostenitore di Putin è stata incendiata a Menaggio sul Lago di Como. Già sequestrata dal Governo italiano nell’ambito delle sanzioni economiche agli oligarchi è stata danneggiata volutamente. Sanzioni contro le quali Solovyev stesso si era pubblicamente lamentato in una trasmissione televisiva.

Per gli inquirenti si tratta infatti di un atto doloso. Per appiccare il fuoco sarebbero stati utilizzati penumatici. I Carabinieri stanno vagliando i filmati delle telecamere. L’incendio, appiccato alle prime ore del mattino è stato subito spento dai Vigili del Fuoco. 

Lago di Como, in fiamme la villa dell’oligarca russo Vladimir Solovyev

Sarebbe stato solo un atto dimostrativo che ha provocato danni limitati quello nei confronti della villa di Vladimir Solovyev a Loveno di Menaggio. Il fuoco è stato infatti appiccato soltanto ad alcuni copertoni all’esterno dell’edificio in ristrutturazione nella parte alta del paese, panoramica sul lago. La proprietà è circondata da una recinzione di cantiere facilmente rimovibile e la villa stessa è ancora con un cantiere, con gli interni spogli, senza pavimenti e intonaco. La Procura della Repubblica di Como ha intanto aperto un fascicolo sull’incendio. 

Il fuoco è stato notato da alcuni passanti che hanno avvisato i Vigili del Fuoco ed i Carabinieri. Le fiamme sono state subito spente. Sono subito partiti gli accertamenti per risalire agli autori.

Scritte contro la guerra in Ucraina

Oltre alle fiamme sono comparse delle scritte contro Vladimir Soloviev e contro la guerra russa in Ucraina, sempre durante la notte, su un’altra villa dell’anchorman russo che si trova a Pianello del Lario sul lago di Como, pochi chilometri a nord di Menaggio.Nelle scritte si legge “N V. Solovyev killer”  e”no war”. Le scritte sono state fatte sempre con vernice rossa attorno a uno dei cancelli d’ingresso della villa che è stata imbrattata in più punti. L’acqua della piscina è diventata completamente rossa, dopo che altra vernice è stata versata all’interno.

I Carabinieri che stanno cercando di rintracciare gli autori. Se non fatto dalle stesse persone, l’atto è certamente collegato al tentativo di questa mattina incendiare l’altra villa. Entrambi gli immobili erano stati sequestrati dal governo nell’ambito delle misure anti Putin, assieme a un terzo appartamento di lusso a Griante, sempre sul lago di Como.

“E’ stato qui l’ultima volta la scorsa estate”. Così il sindaco di Menaggio Michele Spaggiari parla di Vladimir Solovyev.  “Ha la villa a Pianello, ma i negozi sono qui da noi, per cui – racconta Spaggiari – passava spesso. Non è mai venuto a presentarsi ufficialmente, ma non bisogna pensare ad una star di Hollywood, a grandi macchine o cose del genere”.

“No, è sempre stato un turista normale, una persona discreta – aggiunge – che frequentava i nostri negozi e i nostri ristoranti, spesso con i figli. Sì, qualcuno diceva che lavorava alla tv russa, ma non si sapeva altro”.

Scritte ‘su un portone e vernice rossa sui muri e nella piscina: è quanto hanno trovato i Carabinieri nella villa di Pianello sul Lario, una delle abitazioni del giornalista russo Vladimir Solovyev sul lago di Como che hanno subito atti vandalici nella notte. 

Menaggio, brucia la villa dell'oligarca russo, attentato: chi è Vladimir Solovyev, star tv amico di Putin2

Le scritte sulla seconda villa (foto Ansa)

Chi è Vladimir Solovyev, l’oligarca amico di Putin

C’è chi lo chiama “propagandista” anche in Russia e Vladimir Solovyev certamente influente lo è. Lo scorso anno, il conduttore radiofonico e televisivo, è stato definito in un sondaggio il giornalista più popolare di Russia.

Una voce saldamente legata a quella del Cremlino, tanto che dal 20 marzo la sua striscia quotidiana sul canale tv Russia-1 è stata anticipata di due ore. Non va più in onda alle 22:30 ma alle 20:30, subito dopo il telegiornale.

Nato a Mosca nel 1963, Solovyev ha frequentato le scuole dell’èlite sovietica, fino al dottorato in economia. Nel 1991 – spiega la pagina russa di Wikipedia – è stato invitato ad insegnare in Alabama e ha iniziato la sua attività imprenditoriale, fra l’altro con una società di apparecchiature per discoteca con fabbriche in Russia e nelle Filippine.

Venduta la sua azienda nel 1998, Solovyev ha investito in azioni Gazprom. E’ di quegli anni il suo debutto alla radio sul canale Silver Rain dove fino al 2010 ha condotto un programma mattutino. Nel 1999 è iniziata anche l’attività in tv, prima su TNT, poi su vari canali fino all’approdo a Russia-1 nel 2010.

La sua vicinanza a Putin lo ha portato ad essere inserito, proprio dallo “zar”, nel consiglio per la tv pubblica nel 2012. E’ lui l’unico a cui Putin ha concesso un intervista dopo l’inizio dell’intervento militare russo in Siria nel 2015.

E a lui è stato affidato il programma settimanale ‘Mosca. Cremlino. Putin’ nel 2018, programma di appoggio al governo e di supporto alla figura del presidente, dopo i malumori fra l’altro per la riforma delle pensioni.

Un sostegno al governo anche nell’attacco all’Ucraina, tanto che alla notizia del massacro da parte dei militari russi a Bucha ha sostenuto che “a Bucha giocano la carta Srebrenica, ma è una provocazione inventata dai britannici”.

E’ di fine febbraio il sequestro delle due ville a Mandello e Pianello del Lario che, secondo media russi, dal 2009 in Italia avrebbe permesso di soggiorno e residenza fiscale.

Questo spiegherebbe il suo sfogo alla notizia del sequestro delle ville, che il regolamento di esecuzione della Ue ha motivato con il suo “atteggiamento estremamente ostile nei confronti dell’Ucraina” e il fatto che è “responsabile del sostegno ad azioni o politiche che compromettono l’integrità territoriale. la sovranità e l’indipendenza dell’ucraina”.

“Ho pagato una quantità pazzesca di tasse, ho fatto tutto. E improvvisamente qualcuno prende una decisione che questo giornalista è ora nella lista delle sanzioni. E subito si ripercuote sul tuo immobile. Aspetta un attimo – avrebbe sbottato -. Ma avevate detto che l’Europa ha dei diritti di proprietà sacri!”.