Meredith. Amanda: “Non voglio perdere la mia vita”

Pubblicato il 7 Dicembre 2009 - 17:57 OLTRE 6 MESI FA

Amanda Knox non si dispera: “Non voglio perdere la mia vita” e guarda avanti. La speranza è che la condanna a 26 anni di reclusione si alleggerisca e che possa uscire dal carcere avendo completato gli studi.  L’americana condannata per l’omicidio di Meredith Kencher  ha chiesto, infatti, di poter lavorare nella lavanderia del carcere di Perugia. La giovane ha inoltre scritto all’Università di Washington per poter proseguire a distanza gli studi di lingue. Lo hanno riferito i suoi familiari che oggi hanno incontrato la studentessa nella casa di reclusione di Perugia.

La Knox ha incontrato oggi la zia materna Christina e gli attuali coniugi del padre e della madre, Cassandra e Chris. Con loro l’avvocato Carlo Dalla Vedova che l’ha difesa insieme a Luciano Ghirga e a Maria Del Grosso. Secondo la famiglia, Amanda “è determinata”. “Si rende conto – hanno spiegato i suoi congiunti – della necessità di continuare a lottare ma anche di dover trovare serenità in carcere, di rimanere equilibrata. Per questo ha chiesto di poter lavorare e di riprendere a studiare”. Lo riferisce l’Ansa.

Nei prossimi giorni il padre di Amanda, Curt, ripartirà per gli Usa. A Perugia rimarrà invece la madre Edda. I familiari hanno spiegato che nei prossimi mesi continueranno ad alternarsi in Italia “per rimanere sempre vicini ad Amanda”.