Meredith, il pm: “Amanda impugnava il coltello”

Pubblicato il 24 Settembre 2011 - 13:39 OLTRE 6 MESI FA

PERUGIA, 24 SET – Amanda Knox impugnava il coltello con il quale – secondo l’accusa – venne uccisa Meredith Kercher. Lo ha sostenuto il pm Manuela Comodi nella sua requisitoria del processo d’appello in corso a Perugia. In particolare il pubblico ministero ha fatto riferimento alle tracce di Dna trovate dalla polizia scientifica sulla lama e vicino all’impugnatura del coltello stesso, attribuite a Meredith Kercher e alla studentessa americana. Risultati ritenuti non attendibili dai periti della Corte ma difesi dal magistrato che si sta soffermando sull’argomento. Secondo la Comodi e’ provata anche la presenza del Dna di Raffaele Sollecito e della Kercher sul gancetto di reggiseno della vittima. Lasciato dal giovane pugliese – ha sostenuto il pm – ”mentre toglieva con violenza l’indumento”.

”Ma anche a non volere considerare validi questi elementi – ha sottolineato la Comodi – le tracce di sangue misto di Amanda e Meredith in bagno, l’impronta del piede insanguinato di Sollecito su un tappetino e quelle di Amanda e Raffaele sul corridoio permettono di affermare la presenza degli imputati nella casa del delitto e quindi la loro responsabilita”’.