Meredith: pm Mignini, mai dubbi su colpevolezza Amanda

Pubblicato il 15 Dicembre 2009 - 17:06 OLTRE 6 MESI FA

«Non mi ha mai sfiorato alcun dubbio sulla colpevolezza di Amanda Knox. Ho chiesto l’ergastolo in piena coscienza. Stavo facendo il mio dovere. E il magistrato, che pure è dilaniato e dalle emozioni, non può e non deve soggiacervi, altrimenti è bene che cambi mestiere»: lo dichiara al settimanale “Oggi” il pubblico ministero del processo di Perugia, Giuliano Mignini.

In un’intervista – della quale lo stesso giornale ha fornito una anticipazione – il magistrato dice che «certo non si fanno salti di gioia quando si pronuncia la parola ‘ergastolo’».

«Guardavo Amanda e la sorella – ha aggiunto – e pensavo a mia figlia. È poco più giovane di Amanda. Il dramma era in quell’aula, in quel momento. Ma ho aggiunto subito: ‘Bisogna pensare alla vittima. Bisogna ricordarsi di Meredith che non c’é più’, quindi si deve fare giustizia».

Secondo Mignini, riferisce sempre Oggi, le dichiarazioni contrastanti di Amanda e Raffaele, la simulazione del furto e la calunnia nei confronti di Lumumba («gravissima: Amanda ha mandato in galera un innocente»), sono «tre pilastri accusatori pesantissimi». Inoltre, afferma il pubblico ministero, la ragazza non è stata condizionata («ha fatto dichiarazioni spontanee, nessuno le ha suggerito nulla»); e il Dna sul gancetto della vittima, dimenticato per 46 giorni, non é stato contaminato.