Meredith. Il presidente della Corte: “Rudy Guede sa la verità”

Pubblicato il 5 Ottobre 2011 - 19:15 OLTRE 6 MESI FA

Rudy Guede (Lapresse)

PERUGIA, 5 OTT – ”Nessuno può dire come sono andati i fatti” la sera in cui Meredith Kercher venne uccisa. Nessuno tranne Rudy Guede: ”lui certamente lo sa ma non l’ha detto”. A sottolinearlo è Claudio Pratillo Hellmann, presidente della Corte d’assise d’appello di Perugia che ha assolto Raffaele Sollecito e Amanda Knox dall’accusa di essere responsabili insieme all’ivoriano dell’omicidio. Per il giudice sul delitto ”restera’ una verita’ insoluta”. Intanto pero’ quella attuale dice che ”chi non è condannato è innocente”, ”Amanda è per il momento è innocente”.

A due giorni dalla sentenza Pratillo accetta di incontrare i giornalisti nel suo ufficio. Con alle spalle alcune foto che lo ritraggono accanto ad auto d’epoca. ”Della sentenza e della camera di consiglio non parlo”, precisa subito. Il giudice spiega che la pressione dei media ”non ha avuto assolutamente alcuna influenza” sulla decisione della Corte. ”Più che altro – rileva – ha avuto un eccessivo impatto sull’opinione pubblica e lo trovo disdicevole. Noi abbiamo pronunciato la sentenza in nome del popolo italiano. Anche di chi fuori dal tribunale gridava ‘vergogna’ senza nemmeno conoscere le carte”.

D’altronde, ricorda Pratillo Hellmann, ”il giudice non è una carica elettiva. Non rispondiamo all’opinione pubblica – afferma – ma alla nostra coscienza”. Dice poi che nel processo c’era un’imputata americana e di avere ”sentito tirare in ballo anche il Cermis” ma di non capire queste posizioni.

Il presidente della Corte si sofferma poi sulle polemiche che hanno investito i pm del processo. ”Ci tengo a dirlo – sostiene – che hanno un ruolo completamente diverso da quello del giudice. I pubblici ministeri avevano elementi più che sufficienti per avviare un indagine sui due ragazzi. Io avrei fatto la stessa cosa”.

Per Pratillo Hellmann ”il pm non porta su di sé la responsabilità di condannare” non ha ”la responsabilità di mandare in galera la gente”. ”Gli elementi che ha – spiega – li porta alla valutazione di un gup che deve verificare se ci sono i presupposti per celebrare il processo. Non si può parlare di responsabilità dei pubblici ministeri”.

Proprio oggi procuratori presso Corte d’appello e tribunale Giovanni Galati e Giacomo Fumu hanno diffuso una nota nella quale parlano di una sentenza ”che rispettano”, spiegando che ogni valutazione tecnico-giuridica, le ”uniche” consentite loro, sono rinviate ”alla pubblicazione della sentenza”. Pratillo non vuole replicare alla requisitoria del pm che aveva parlato di un rischio di ”fuga” della Knox in caso di assoluzione ma rileva ”che al momento Amanda è assolutamente innocente”. ”Non potevamo preventivamente tenerla qui – aggiunge – in attesa della Cassazione”.

Il presidente spiega poi che il collegio dira’ nelle motivazioni della sentenza se l’assoluzione e’ stata con formula piena o dubitativa, come sembra trasparire dalle sue parole. ”E’ una questione speciosa – nota – perche’ per condannare il codice prevede che si vada al di la’ di ogni ragionevole dubbio. Basta anche il piu’ piccolo, purche’ ragionevole, per non condannare. E chi non e’ condannato e’ innocente”.

Pratillo spiega poi di avere visto ”la sofferenza dei genitori di Meredith” ma di avere pensato anche ”alle vite dei due imputati e a quelle dei loro genitori”. ”Ho guardato la loro ansia e la loro sofferenza” afferma.

Parla poi di una ”dinamica” dell’omicidio ”difficile da ricostruire”. ”Guede – aggiunge – ha riferito di avere sempre pensato che Sollecito e la Knox fossero li’ ma questo non equivale a dire che c’erano”. ”Non sapremo mai – spiega Pratillo Hellmann – se c’ erano o non c’erano. La decisione della Corte di assolverli e’ il risultato della verita’ che si e’ creata nel processo ma quella reale puo’ essere diversa”.

E a oggi la verita’ e’ che ”non ci sono le prove” per condannare Amanda Knox e Raffaele Sollecito per l’omicidio di Meredith Kercher. Quindi sono innocenti.