Messico: Lanfranco Bulgarelli muore per salvare collega

Pubblicato il 10 Novembre 2009 - 11:03 OLTRE 6 MESI FA

È morto in Messico il 4 novembre per soccorrere un collega che era scivolato in un silo contenente acido, e ora i familiari in Italia stanno cercando tra molte difficoltà di riaverne le ceneri, affidate dalle autorità locali alla fidanzata con la quale la vittima conviveva da appena tre settimane.

È la vicenda – raccontata dai genitori al Resto del Carlino – di Lanfranco Bulgarelli, 37 anni, tecnico specializzato nella manutenzione di botti e sili, originario del Modenese ma che per anni ha abitato a San Martino in Rio (Reggio Emilia), dove tuttora vivono i genitori e un fratello, prima di trasferirsi oltre tre anni fa in Messico.

Separato e padre di una ragazza di 13 anni, l’uomo è riuscito a salvare il collega mentre lavoravano a Salamanca, ma é morto poche ore dopo il ricovero all’ospedale per complicazioni polmonari. I genitori, Bruno e Alessandra – che hanno detto di aver saputo della morte del giovane da una sua ex convivente, che si era recata all’ospedale dove era stato portato Bulgarelli – hanno interessato i carabinieri e poi l’ ambasciata messicana in Italia per riavere le ceneri del figlio e poterle tumulare nel cimitero di Campogalliano (Modena), dove riposano i nonni.

«In questa vicenda – aggiunge Luca, fratello della vittima – c’é qualcosa di strano: di solito occorrono giorni, dopo un infortunio sul lavoro con esito mortale, prima di ricevere autorizzazioni a funerali e sepoltura. In questo caso, nonostante si tratti di un cittadino con residenza in Italia e non in Messico, addirittura sono stati accelerati i tempi, tanto che in 24 ore lo avevano già cremato».