Messina, Ylenia Grazia Bonavera difende Alessio Mantineo: “Non mi ha bruciata lui” VIDEO

di Redazione Blitz
Pubblicato il 10 Gennaio 2017 - 12:34 OLTRE 6 MESI FA
Messina, Ylenia Grazia Bonavera difende Alessio Mantineo: "Non mi ha bruciata lui" VIDEO

Messina, Ylenia Grazia Bonavera difende Alessio Mantineo: “Non mi ha bruciata lui” VIDEO

MESSINA – “Se uno ti ama non ti può fare questo. Non è stato lui”. E poi quello che le ha gettato la benzina addosso e poi ha appiccato il fuoco “era molto più alto di me, capelli lunghi, robusto”, invece “il mio ragazzo è molto più basso di me e senza capelli”. Ylenia Grazia Bonavera, la 22enne ricoverata a Messina per ustioni nel 13% del corpo, in un’intervista alla Gazzetta del Sud, continua a difendere Alessio Mantineo, 25 anni, fermato dalla Procura per tentativo di omicidio pluriaggravato. Per la polizia di Stato e i magistrati è stato lui a darle fuoco. Ma lei lo aveva già difeso davanti alle telecamere di Rainews dal letto d’ospedale.

“Ero andata a ballare, con amici – ricostruisce – ero un pochettino ubriaca e quando sono tornata a casa ho sentito bussare alla porta”. Ha aperto senza chiedere chi fosse: “ho pensato a un amico” e poi “ho una telecamera”. Ed è allora che è scattata l’aggressione da parte di un uomo che “aveva un cappuccio, cioè una calza, ma si vedevano i capelli: mi ha spinto, sono caduta a terra, e ha versato il ‘liquido'”. Prima di tornare a casa aveva incontrato Alessio che le ha “pure regalato un po’ di soldi, mi ha baciato, eravamo tranquilli”. Per Ylenia, lui si è presentato in Questura per dire “io non scappo, sono qua”. E su chi possa averla aggredita ipotizza: “C’è tanta gente invidiosa: ho perso parecchi chili, e uomini e donne sono rimasti… male, ora dicono: ‘Guarda che è bella’”. Poi ricostruisce un episodio avvenuto 4 anni fa: qualcuno ha versato benzina sotto la porta di casa: “ho denunciato, ma non si è mai scoperto chi è stato, e non stavo con Alessio”. “La persona che mi ha aggredito – è convinta – ora è in libertà e chi è innocente è dentro…”.