Messinese, sempre “emergenza frane”: 2000 evacuati

Pubblicato il 15 Febbraio 2010 - 15:05 OLTRE 6 MESI FA

Il territorio devastato dalle frane

Sono circa 2 mila le persone che sono state evacuate nell’area del Messinese che è stata interessata dalla frana negli ultimi giorni. Dopo Raccuja (440 ordinanze di sgombero), San Fratello (circa duemila sfollati tra evacuazioni e abbandono volontario delle case) e Sant’Angelo di Brolo (venti ordinanze di sgombero), ora anche a Tusa la Protezione Civile e il sindaco hanno deciso di far evacuare venti famiglie a rischio per uno smottamento franoso.

«Il fenomeno è di dimensioni inimmaginabili, tanto è esteso il fronte della frana. Le crepe si stanno allargando e sarebbe pericoloso rimanere nella zona ritenuta a rischio». Lo ha affermato il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, dopo un sopralluogo nelle zone di San Fratello colpite dallo smottamento.

«Bisognerà assicurare le case a chi ne ha bisogno – ha aggiunto il governatore – e la nostra priorità sarà trovare le risorse necessarie per la ricostruzione. Adesso è presto per dire cosa bisogna fare, occorre attendere che la situazione si stabilizzi, ma quello che è necessario fare sarà fatto».

Il presidente della Regione ha spiegato che «anche la Protezione civile nazionale è impegnata nelle operazioni con un monitoraggio della frana attraverso i satelliti». Lombardo ha poi detto che «una sede stabile e permanente della Protezione civile regionale sarà istituita nella sede del Parco dei Nebrodi di Sant’Agata di Militello. Vista la situazione di continua emergenza che vive il territorio manderemo uomini e mezzi in pianta stabile con un responsabile per fare fronte alla fragilità idrogeologica della zona».

L’Unità di crisi, visto che ormai il territorio da monitorare è diventato troppo vasto, è stata spostata da San Fratello nella sede dell’Ente “Parco dei Nebrodi”, a Sant’Agata Militello dove è in programma per il pomeriggio di oggi 15 febbraio una riunione per fare il punto sulla situazione tra il direttore regionale della Protezione Civile, Pietro Lo Monaco, quello provinciale, l’ingegner Bruno Manfrè e i sindaci del comprensorio dei Nebrodi.

I primi cittadini della zona venerdì 19 febbraio manifesteranno a Capo d’Orlando per chiedere interventi urgenti di messa in sicurezza del territorio e per rivendicare il diritto alla mobilità, visto che la strada statale 113 è interrotta in alcuni tratti “strategici”, ad esempio a Gioiosa Marea e a Testa di Monaco, e che molte frazioni dei Comuni sono da settimane isolate per le frane che ostruiscono molte strade provinciali e comunali.

Intanto, un elenco primo dei danni nei singoli Comuni è stato presentato stasera dai sindaci di quaranta località nel corso del vertice a Sant’Agata Militello con la Protezione civile regionale. Nel corso dell’incontro si sono verificati momenti di tensione, tanto che l’assessore regionale al Territorio, Giovanni Di Mauro, ha minacciato la sospensione della riunione. Fissato presso la sede del parco dei Nebrodi, che si è rivelata troppo piccola per ospitare il gran numero di amministratori presenti, l’incontro è stato spostato al castello Gallego, dove diversi amministratori locali hanno rimproverato alla Regione la mancanza di interventi nelle settimane scorse, nonostante le numerose sollecitazioni da parte dei singoli comuni che in molti casi hanno fatto ricorsi ai propri fondi per scongiurare l’isolamento di interi paesi.