Mestre, “bambina rapita e ritrovata”: ma forse è stato tutto un bluff

di redazione Blitz
Pubblicato il 18 Maggio 2017 - 15:45 OLTRE 6 MESI FA
Mestre, "bambina rapita e ritrovata": ma forse è stato tutto un bluff

Mestre, “bambina rapita e ritrovata”: ma forse è stato tutto un bluff

MESTRE (VENEZIA) – Il presunto rapimento della bambina croata di 8 anni che sabato scorso ha fatto scattare posti di blocco in tutto il Nord-Est Italia non sarebbe mai avvenuto. Secondo quanto sta emergendo dalle indagini delle forze dell’ordine croate e di quelle italiane, sull’auto del padre sabato 13 maggio la bambina non ci sarebbe mai salita. E non ci sarebbe mai stato un uomo che la voleva rapire.

Secondo gli inquirenti, spiega il Gazzettino, la bimba non si sarebbe mai mossa da Zagabria. Il piano sarebbe stato organizzato dal padre della piccola insieme al nonno di questa. I due uomini si sarebbero messi in viaggio venerdì notte per raggiungere Mestre. Qui il nonno avrebbe lasciato il figlio, che ha formalizzato la denuncia di rapimento, e sarebbe ripartito alla volta della Croazia.

Alla polizia, però, il padre della piccola ha fatto nome e cognome del presunto rapitore. Perché? Spiega il Gazzettino: 

Le autorità croate avrebbero confermato che si tratterebbe di una famiglia rom, e non si esclude, a questo punto, che le intenzioni potessero essere altre. Colpire, magari, una famiglia rivale. Starà alla Dda della procura di Venezia, che ha aperto un fascicolo per sequestro di minore ai fini di estorsione, decidere come proseguire l’inchiesta. Se approfondire le informazioni ricevute dai colleghi croati, e cambiare il capo d’imputazione con accuse che potrebbero andare dal procurato allarme alla truffa, o se cercare altre conferme (o eventuali ulteriori smentite) che possano provare che quanto accaduto a Mestre sabato mattina sia effettivamente un rapimento.

Il fascicolo aperto dal procuratore antimafia di Venezia era un atto dovuto dopo la denuncia del padre della bambina. Ma la versione dell’uomo aveva sempre fatto acqua: troppe le incongruenze. Inoltre l’uomo non aveva saputo descrivere né il punto preciso in cui sarebbe avvenuto il rapimento, né l’auto utilizzata per la fuga.