Metro C Roma: 234 milioni a km, in Europa 120…E non funziona

di Redazione Blitz
Pubblicato il 3 Novembre 2014 - 10:15 OLTRE 6 MESI FA
Metro C Roma: 234 milioni a km, in Europa 120...E non funziona

Metro C Roma: 234 milioni a km, in Europa 120…E non funziona

ROMA – A sette anni dall’aggiudicazione dell’appalto, nel cantiere infinito della Metro C a Roma manca da completare il tratto sotterraneo del centro storico (Corso Vittorio): se venisse terminato ai costi lievitati nei 6 anni di lavoro, l’opera raggiungerebbe i 6 miliardi di spesa, dai 2,7 mld iniziali per i 25,6 km complessivi (già peraltro a giunti a 3,7 mld nel frattempo). L’opera conclusa arriverebbe dunque al costo astronomico di 234 milioni a chilometro, contro i 120-150 milioni della media europea.

6 anni (ma appena partiti nel 2007 scattarono ricorsi e impugnazioni), dunque, per un’opera faraonica che costa il doppio del dovuto ma di cui la città non può godere: a Madrid ce ne sono voluti 36 di mesi, tre anni, la la tratta è attiva e funzionante. Quando la gara fu assegnata (il general contractor Metro C riunisce costruttori come Astaldi, Caltagirone, Coop, Ansaldo) la previsione era di aprire il primo tratto ad aprile 2011.

Nel frattempo la Corte dei Conti ha stimato un danno erariale per 363 milioni di euro per i quali ha avviato un procedimento ai danni di 21 tra dirigenti pubblici e manager.

La scelta tecnica, innanzitutto. Metro C vince la gara con il progetto di galleria unica. Ma poi si cambia tipologia e i lavori vanno avanti a singhiozzo e a colpi di varianti: finora ne sono state contate 45. Mica male, per un’opera che doveva avere tempi e costi certi ed è finita incagliata con il contorno di clamorosi scontri politici come quello che ha portato alle dimissioni dell’assessore al Bilancio della giunta di Ignazio Marino, Daniela Morgante, magistrato contabile, che si era opposta al riconoscimento di 90 milioni aggiuntivi a favore di Metro C.

Consorzio, va ricordato, che nel 2010 figurava fra i finanziatori del Pdl, che allora governava anche il Campidoglio. Per non parlare dell’assurdità di certi contenziosi, quale la battaglia a colpi di decreti ingiuntivi fra il Comune di Roma e Roma Metropolitane, interamente posseduta dal Comune. La cui stessa esistenza in vita lascia perplessi: una società pubblica che a fine 2012 occupava 189 persone e spendeva più di 13 milioni solo per stipendi. Per sovrintendere all’opera. (Sergio Rizzo, Corriere della Sera)