Miane: omicidio Medhi Chairi, fermata una donna

di Redazione Blitz
Pubblicato il 20 Aprile 2016 - 10:19 OLTRE 6 MESI FA
Miane: omicidio Medhi Chairi, fermata una donna

Miane: omicidio Medhi Chairi, fermata una donna

MIANE – Una donna è stata fermata dai carabinieri del comando provinciale di Treviso per l’ omicidio di Medhi Chairi, 42 anni, ucciso quattro giorni fa a coltellate nella sua abitazione a Miane (Treviso). Si tratta di un’ italiana. I militari dell’ Arma ritengono di aver raccolto nei confronti della donna rilevanti indizi di responsabilità, grazie ai quali si riterrebbe chiuso il caso.

Aggiunge la Tribuna di Treviso:

La donna era stata a lungo sentita nella serata di martedì: c’era anche lei in casa al momento del delitto, i vicini l’hanno sentita urlare.

Determinanti, per la soluzione del giallo, si stanno rivelando le numerose tracce lasciate sulla scena del delitto e all’interno dell’auto della vittima, un’Alfa 147 nera, ritrovata il giorno dopo il delitto in un parcheggio nei pressi della stazione ferroviaria di Conegliano. Impronte digitali, tracce di scarpe e mozziconi di sigarette che, vittima a parte, potrebbero appartenere a più persone.

Nei giorni scorsi sempre lo stesso giornale aveva scritto:

Determinanti, per la soluzione del giallo, si stanno rivelando le numerose tracce lasciate sulla scena del delitto e all’interno dell’auto della vittima, un’Alfa 147 nera, ritrovata il giorno dopo il delitto in un parcheggio nei pressi della stazione ferroviaria di Conegliano. Impronte digitali, tracce di scarpe e mozziconi di sigarette che, vittima a parte, potrebbero appartenere a più persone.

I carabinieri hanno acquisito le immagini della zona dove è stata trovata la macchina usata per la fuga, dopo il delitto, e quelle interne alla stazione ferroviaria coneglianese. È molto probabile che nei filmati delle telecamere sia stato immortalato il volto del killer in fuga e che i carabinieri abbiano così trovato un ulteriore riscontro al corposo quadro indiziario. Dalle testimonianze dei vicini di casa emerge che la mansarda al civico 39 di via Roma a Miane, dove abitava l’operaio marocchino assassinato, era spesso frequentata da un connazionale di Chairi. Un amico che, proprio negli ultimi giorni, era stato visto con più frequenza nell’abitazione dell’operaio e che dalla giornata di domenica non s’è fatto più vedere.