Michael Schumacher, Flavio Briatore: “L’unica cosa che serve…”
Pubblicato il 21 Giugno 2016 - 06:38 OLTRE 6 MESI FA
Michael Schumacher, Flavio Briatore: “L’unica cosa che serve…”
ROMA – Come sta Michael Schumacher? Flavio Briatore è secco: “Serve pregare”. Il manager ha detto: “Non so niente, attorno a lui c’è un cordone impenetrabile, notizie puoi averle solo da Massa e da Todt, che ogni tanto vanno a trovarlo – ha affermato Briatore -. Da quel che io so, l’unica cosa che serve è pregare, di dottori ne ha già troppi”.
La salute di Michael Schumacher, dopo l’incidente sugli sci del dicembre 2013, potrebbe ancora migliorare. Sembra questo il messaggio più forte lanciato dalla sua portavoce, Sabrine Kehm, nel discorso di ringraziamento svolto durante la premiazione del Nurburgring-Award il 30 maggio scorso. L’ex campione del mondo di Formula 1 ha ricevuto questo riconoscimento per la sua straordinaria carriera, e la Kehm è intervenuta al suo posto vista l’impossibilità di Schumacher di presenziare a un evento pubblico.
“Credo che siamo tutti d’accordo – ha detto la Kehm – nel pensare che staremmo tutti meglio se Michael potesse essere qui e ringraziarvi. Questo purtroppo non è possibile. Purtroppo lo dobbiamo accettare, imparando come affrontare questo problema”. Come scrive Die Welt, le parole scelte da Sabine Kehm indicano come per Michael Schumacher le condizioni di salute siano ancora gravi, ma come la speranza di una ripresa sia ancora possibile. “Nonostante questo possiamo ancora sperare e fare di tutto, perché forse la situazione sarà diversa. Non lo possiamo valutare, e neppure influenzare. Ma possiamo fare tutto perché ciò succeda”.
Da ormai due anni e mezzo Schumacher sta cercando un recupero molto difficile nella sua casa sul lago di Ginevra, dopo aver passato molti mesi in ospedale, dopo il suo gravissimo incidente sugli sci. Nelle settimane scorse Sabine Kehm aveva rivelato di non voler parlare in pubblico della salute di Schumacher per lasciare in pace la sua famiglia, visto che ogni novità comunicata sarebbe seguita da un’enorme attenzione mediatica.
