Michele Bravi, fratello della vittima accusa: “Non ci ha fatto nemmeno una chiamata”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 29 Novembre 2018 - 13:33 OLTRE 6 MESI FA
Michele Bravi, famiglia vittima incidente accusa: ricostruzione falsa

Michele Bravi, fratello della vittima accusa: “Non ci ha fatto nemmeno una chiamata” (Foto archivio Ansa)

ROMA – Michele Bravi è stato protagonista di un incidente mortale e la famiglia della vittima l’accusa di aver provocato il sinistro. “Ha distrutto ben più di una famiglia e non ci ha fatto neanche una chiamata”, dice il fratello di Rosanna Colia, che contesta anche la ricostruzione dell’incidente fornita dal legale del cantante ed ex vincitore di X Factor. 

L’incidente è avvenuto il 22 novembre scorso e Bravi si è fermato a prestare soccorso dopo l’impatto con lo scooter su cui viaggiava Rosanna, morta nello schianto. Bravi aveva scritto di essere dilaniato dal dolore e ha annullato il concerto, ma il fratello della vittima si sfoga con il quotidiano Libero. Enzo Colia, 68 anni, in una intervista dichiara: “Noi possiamo capire come stia lui in questo momento, è normale, però noi che dovremmo dire del nostro dolore? Eravamo una famiglia estremamente unita. Ha distrutto ben più di una famiglia. Era una donna a cui piaceva la vita in ogni sua sfumatura”.

Ora il cantante rischia dai 2 ai 7 anni di carcere per omicidio stradale ed è stato sottoposto a test per alcol e droga, risultati negativi. Il fratello di Rosanna aggiunge: “Noi non chiediamo niente. Non ci interessa se gli danno uno, cinque o vent’anni di galera. Per come vanno le cose in Italia potrebbe pure non finirci in carcere. Non gli portiamo nemmeno rancore, ma è possibile che dopo sette giorni abbiano trovato il tempo, lui e il suo staff, per un comunicato divulgato su giornali e social, e non cinque minuti per una chiamata? […] Una persona umana, una chiamata la fa”.

L’appello di Enzo trasuda il dolore per la perdita, ma soprattutto smentisce la prima ricostruzione dell’incidente fornita dal legale del cantante, Manuel Gabrielli. Bravi non stava effettuando una inversione a U in un punto in cui non è consentito, ma stava svoltando a sinistra con la vettura del car sharing per accedere a un passo carrabile. La famiglia di Rosanna però la contesta: “È falso, i rilevamenti dicono altro: la macchina condotta da Bravi era in mezzo alla corsia e il passo carraio a cui allude l’avvocato porta ad un box, non ad un’abitazione. Ciò non toglie che chiunque debba guardare prima di girare quando è al volante. Io non permetto che la realtà venga stravolta: era un’inversione di marcia, nient’altro. Non c’erano segni di frenata, era una manovra continua quella che aveva iniziato. Non siamo qui per fare polemica, ma è il nostro sentimento e non accettiamo quanto detto dal suo legale. Esigiamo rispetto per nostra sorella, e che non ci vengano a dire che la manovra fatta da Bravi sia diversa dagli accertamenti dei vigili”.