Zio Michele, ancora una lettera di scuse a Sabrina: “Non mi sento più padre”

Pubblicato il 30 Agosto 2011 - 11:07 OLTRE 6 MESI FA

AVETRANA (TARANTO) – “Non mi sento più padre”: ennesima lettera di scuse di Michele Misseri indirizzato alla figlia Sabrina, in carcere per l’omicidio di Sarah Scazzi. La lettera è stata pubblicata integralmente e in esclusiva da Tgcom.

Zio Michele, che in un primo momento era stato accusato per l’assassinio, è stato poi scarcerato, mentre le accuse degli inquirenti si sono rivolte verso la figlia e la moglie Cosima. Da allora il contadino di Avetrana non ha fatto altro che autoincolparsi, tentando di spostare nuovamente su di sè la colpa per il delitto.

Questo è il contenuto della sua ultima lettera (preso dal sito Tgcom): “Sto vivendo tristemente. Il diario che sto scrivendo si intitola proprio così ed è il mio diario della tristezza. Sto sempre male perché voi non centrate proprio niente, però io, in quei giorni che ti ho incriminato, ero troppo debole. Il mio legale per me non era un avvocato ma un giudice. Mi hanno portato dove hanno voluto loro. A me dispiace per quello che ti ho fatto, lo so che ho sbagliato e solo adesso mi rendo conto di quello che ho fatto. Adesso sono diventato molto aggressivo, mi viene da dare le botte a tutti i turisti, che, ogni volta che devo uscire, sono come le formiche che escono da tutte le parti. L’ho detto ai carabinieri ma non fanno proprio niente. Anche loro sono contro di me. Sono preoccupato per il 26 agosto. Perché sicuramente verranno turisti e giornalisti e non potrò uscire di casa, come quando devo andare in caserma. Tanti saluti da papà. Io non mi sento più papà”