Michelle Hunziker, chiesta condanna per lei e Max Laudadio

di Redazione Blitz
Pubblicato il 6 Maggio 2016 - 12:11 OLTRE 6 MESI FA
Michelle Hunziker a processo, chiesta condanna per diffamazione

Michelle Hunziker (foto Ansa)

ROMA – Michelle Hunziker rischia fino a sei mesi di reclusione per diffamazione ai danni del suo ex agente, Rodolfo Mirri, 58 anni. È quanto chiesto dalla Procura di Rimini che  ha rinviato la showgirl a giudizio. Stesso destino per il suo collega Max Laudadio, per il quale è stata chiesta una condanna di un anno e quattro mesi. Una vicenda spinosa quella che coinvolge la signora Trussardi, con i fatti che risalgono al 2010 quando la Hunziker era alla guida di Striscia la Notizia e mandò in onda un servizio dedicato al suo ex manager.

Mirri, come riporta Rimini Today, venne raggiunto nel suo studio di Riccione da una finta madre e da una finta modella, intenzione degli uomini al soldo di Antonio Ricci era quello di “dimostrare” come il manager, approfittando del proprio ruolo, cercasse ed ottenesse favori intimi dalle tante e giovani aspiranti star che bussavano alla porta della sua agenzia (una storia che pare vecchia come il mondo e non solo nel campo dello spettacolo). Un servizio che fece scalpore e che Mirri contestò dal primo minuto, giudicando falso e privo di fondamento il quadro che emergeva. Da lì, la querela.

Michelle Hunziker aveva poi rincarato la dose. Parlando di Rodolfo Mirri, aveva denunciato di aver subito pesanti ricatti sessuali da parte dell’uomo a inizio carriera, quando era ancora minorenne.

“Facevo la modella e avevo 17 anni, quando mi hanno chiamata per girare la pubblicità di intimo del marchio Roberta, che fece un bel po’ di clamore. Rodolfo Mirri mi propose di lavorare con lui, all’epoca aveva una quarantina d’anni. Lui diceva di essere un grande produttore, sapeva parlare motto bene e mi disse: “Ti farò, diventare famosissima”.

E ancora:

“Se vuoi continuare a lavorare con me, tu devi venire a letto con me” – aveva sottolineato Michelle Hunziker – Insomma mi sottopose a un vero e proprio ricatto. Ovviamente non sono andata a letto con lui, nonostante abbia provato per tanto tempo a ricattarmi anche per dei lavori che mi attiravano moltissimo”.

Parole che non hanno evidentemente fatto breccia nei giudici, come sottolinea l’avvocato della showgirl Giulia Bongiorno:

“Michelle ha denunciato con la sua solita forza e autenticità i ricatti di cui sono vittime molte giovani donne che entrano nel mondo dello spettacolo. E’ surreale che per questo si finisca sul banco degli imputati. Crediamo nella giustizia e non smetteremo mai di credere che il primo nostro dovere è non avere paura di denunciare”.

Il processo è stato aggiornato al prossimo 24 luglio per le repliche delle difese.