Caserta: carabiniere spara al vice, poi si uccide. Ipotesi movente passionale

Pubblicato il 21 Giugno 2012 - 11:35 OLTRE 6 MESI FA

Il comandante Angelo Simone

MIGNANO MONTE LUNGO (CASERTA)  – Due carabinieri sono morti in una sparatoria avvenuta nella caserma di Mignano Monte Lungo, nell’Alto Casertano. L’episodio, secondo quanto riportato dal Corriere della Sera,  sarebbe scaturito da una lite tra i due militari, sfociata poi in un omicidio-suicidio. I due carabinieri sono Angelo Simone, ultracinquantenne, e Tommaso Nella, 40enne. Il primo è maresciallo, comandante dei carabinieri del luogo e residente ad Alvignano, un centro a non molta distanza dal luogo della tragedia, che tra l’altro nel 2009 partecipò all’arresto di Giuseppe Setola, il boss del clan dei Casalesi. Il secondo invece è il suo vice, Tommaso Nella, poco più che quarantenne, è residente a Sora in provincia di Frosinone.

Come riporta l’Ansa è stato Angelo Simone, comandante della stazione, al culmine di una lite con il suo vice, Tommaso Nella, a sparagli. Poi ha rivolto l’arma verso di se e si è tolto la vita.

Tra i due carabinieri c’erano dissapori per motivi di servizio. Secondo una prima ricostruzione i due erano di ritorno da un servizio di pattugliamento effettuato in zona e una volta giunti in caserma avrebbero avuto un diverbio sfociato poi in tragedia. Uno dei due, secondo la testimonianza di un commilitone che era in un’altra stanza, avrebbe puntato l’arma di ordinanza verso l’altro. Una volta fatto fuoco l’avrebbe poi rivolta verso se stesso togliendosi la vita. Sul posto i carabinieri del reparto operativo di Caserta e un pm della procura di Cassino.

Secondo quanto riporta l’Ansa il movente sarebbe una vicenda passionale. Anche se dall’Arma dei carabinieri non c’e’ una conferma ufficiale è questa l’ipotesi investigativa sulla quale si lavora.