Le notizie non fanno più notizia. E i morti, non li contiamo più
Quando leggo le notizie sugli sbarchi dei migranti, io stessa registro l’informazione quasi come un eco di fondo. E me ne vergogno. Profondamente. Sembriamo esserci assuefatti alle tragedie che si consumano nelle nostre coste. Vuoi perché l’emergenza coronavirus ci ha sfiancati e anestetizzati. Vuoi perché gli sbarchi negli ultimi mesi hanno subito un’impennata tale da non fare più – nuovamente – notizia. Da luglio a dicembre sono sbarcate oltre 25,000 persone (un numero pari quasi al doppio registrato in tutto il 2019 (11.471). Dal cruscotto del ministero degli interni, dal primo gennaio al 15 febbraio sono arrivati altri 2.341 disperati. Perché di disperati si tratta, altrimenti non rischierebbero la vita in queste traversate della speranza. E abbiamo il dovere morale di riconoscere che prima di essere “clandestini” sono immigrati che – se pur entrati in maniera irregolare – sperano di vedersi riconoscere il diritto ad una vita migliore. E prima di tutto sono uomini con il nostro stesso diritto alla vita. E dovremmo continuare a indignarci per i morti, che non contiamo più.
Un altro barcone si ribalta. Si cercano i dispersi
Un barcone carico di migranti si è rovesciato, venerdì notte, al largo di Lampedusa durante un’operazione di trasbordo sulle motovedette della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza. Al momento sono stati salvati 47 migranti e sono in corso le ricerche di eventuali dispersi.
Il naufragio a 15 miglia da Lampedusa
Il naufragio è avvenuto a 15 miglia a sud di Lampedusa. Impiegato anche un elicottero del Secondo Nucleo Aereo Guardia Costiera di Catania. “Il soccorso di questa notte – si legge in una nota – avviene al termine di una giornata particolarmente intensa dal punto di vista operativo per l’elevato numero di imbarcazioni con migranti segnalate nella giornata di ieri”.
L’elicottero del secondo nucleo aereo Guardia costiera di Catania sta perlustrando l’area dove si è ribaltato il barcone, per provare ad individuare eventuali dispersi.
Barcone ribaltato: all’appello mancano 5 persone
Sulla base delle prime testimonianze raccolte a bordo delle motovedette dai migranti superstiti, sulla “carretta del mare” c’erano in tutto una cinquantina di persone.
Durante il salvataggio i migranti si sarebbero spostati tutti su un lato e la barca si è rovesciata. All’appello mancherebbero altri 5 migranti, ma i racconti dei superstiti, al momento, vengono valutati con il beneficio del dubbio.
La Guardia Costiera dalla notte scorsa prosegue le ricerche nel tratto di mare interessato.