Migranti e rifugiati politici, quanto costano allo Stato? Ognuno 37 euro al giorno

di Redazione Blitz
Pubblicato il 31 Luglio 2015 - 16:49 OLTRE 6 MESI FA
Migranti e rifugiati politici, quanto costano allo Stato? Ognuno 37 euro al giorno

Migranti e rifugiati politici, quanto costano allo Stato? Ognuno 37 euro al giorno (foto di repertorio)

ROMA – Quanto costa un migrante allo Stato italiano? 37 euro al giorno, 45 se è un minore. Il calcolo è stato fatto dal Tempo, secondo cui (tra vitto, alloggio, taxi per gli spostamenti e qualche extra come le sigarette). Una cifra che, moltiplicata per il numero di stranieri che sono nel nostro Paese come rifugiati politici, vuol dire una spesa di un miliardo all’anno.

Scrive Dario Martini: Paghiamo vitto e alloggio nei Cara (centri di accoglienza per richiedenti asilo), nelle strutture temporanee e nell’ambito dei progetti Sprar (sistema protezione per richiedenti asilo). A dire il vero non si tratta solo di vitto e alloggio. Ma c’è anche una serie di benefit che va dal pacchetto delle sigarette, agli spostamenti in taxi (per la precisione tramite noleggio con conducente), fino all’assistenza sanitaria, corsi di lingua italiana e i cosiddetti pocket money. Questi ultimi vanno da 2,5 euro per persona a 7,5 per nucleo familiare. Ovviamente questi numeri non tengono conto delle spese che l’Italia affronta per gli sbarchi, dal salvataggio dei barconi agli spostamenti in pullman per tutta la penisola.

Oltre ai centri gestiti dallo Stato ci sono quelli affidati alle cooperative che, tramite la supervisione del Comune, fanno affari milionari e, se va bene, non vengono coinvolte in scandali come quello di Mafia Capitale. Nel costo giornaliero per immigrato entra un po’ di tutto. La Prefettura di Roma, ad esempio, nei mesi scorsi ha pubblicato un bando per l’istituzione di un albo di noleggiatori a cui affidare incarichi per il trasporto di migranti dai posti di frontiera ai centri di accoglienza con tariffe da 1,2 a 2,6 euro a km. Nel kit fornito al profugo rientrano invece dentifricio, spazzolino, sapone, shampoo, rasoi, scarpe, ciabatte, asciugamani e magliette. E per chiamare amici e parenti vengono consegnate schede telefoniche da 15 euro. Anche il menù è regolamentato da norme rigide nel «rispetto delle abitudini alimentari degli ospiti», comprensivo di «primo, secondo, contorno e frutta di stagione».