Migranti, altri 250 arrivi a Lampedusa. Il sindaco chiude l’hotspot, l’appello a Conte: “Stiamo scoppiando”

di Daniela Lauria
Pubblicato il 1 Agosto 2020 - 13:31 OLTRE 6 MESI FA
Migranti, altri 250 arrivi a Lampedusa. Il sindaco chiude l'hotspot, l'appello a Conte: "Dichiari emergenza"

Migranti, altri 250 arrivi a Lampedusa. Il sindaco chiude l’hotspot, l’appello a Conte: “Stiamo scoppiando” (Foto Ansa)

Altri 250 migranti sono approdati a Lampedusa. Il sindaco Salvatore Martello chiude l’hotspot. “Stiamo scoppiando”.

Sono ripresi a pieno ritmo gli sbarchi di migranti a Lampedusa. Nella notte tra venerdì e sabato si sono registrati sette sbarchi autonomi direttamente sulla terraferma. Soccorso anche un barchino nelle acque antistanti all’isola.

Con gli otto sbarchi sono giunte 250 persone circa. Nell’hotspot di contrada Imbriacola ci sono ora 950 persone. E il sindaco Salvatore Martello decide di chiudere la struttura.

“L’hotspot di Lampedusa sta scoppiando”, dice il primo cittadino in un accorato appello rivolto al premier Giuseppe Conte.

“Ci sono oltre novecento persone su una capienza di cento ospiti. Mi rivolgo direttamente a Conte. Il centro d’accoglienza va svuotato subito, non possiamo aspettare le navi quarantena”.

L’arrivo della nave che dovrebbe ospitare circa 700 migranti da tenere in isolamento per l’emergenza coronavirus è previsto per domani sera. “La situazione è molto grave – dice Martello – dobbiamo alleggerire il centro di accoglienza subito”. 

“Chi arriva starà sul molo”, precisa prima di chiedere espressamente al governo. “Non capisco perché il presidente del Consiglio non dichiari lo stato di emergenza considerato che in due settimane abbiamo avuto 250 sbarchi”.

“Cinquemila persone in 28 giorni numero superiore al 2011: in quel caso il governo dichiarò lo stato di emergenza”. (Fonte: Ansa).

Migranti, Lamorgese: “No regolarizzazioni e più rimpatri”

Tutti i migranti che sbarcano sulle nostre coste “sono sottoposti al test sierologico e poi al tampone” assicura il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese.

“La quarantena è obbligatoria per tutti – spiega – ma prima di trovare posti dedicati il Viminale deve affrontare mille no che arrivano da comuni e Regioni”.

In ogni caso, aggiunge, “garantiremo la tutela della salute pubblica delle nostre comunità locali ma i migranti economici sappiano che non c’è alcuna possibilità di regolarizzazione per chi è giunto in Italia dopo l’8 marzo 2020”. 

In una intervista al Corriere della Sera, la ministra dell’Interno parla di “passi obbligati per gestire l’impatto di un flusso straordinario di sbarchi autonomi di migranti economici reso ancora più complesso dall’emergenza Covid 19”.

Lamorgese ricorda quindi l’incontro, avuto nei giorni scorsi, a Tunisi con il presidente della Repubblica Kais Saied e il presidente incaricato, il ministro dell’Interno Hichem Mechichi.

“Abbiamo concordato per agosto un incremento di rimpatri sui voli bisettimanali già riattivati lo scorso 16 luglio dopo lo stop imposto dal lockdown”.

“Abbiamo sollecitato anche modalità più flessibili per il rimpatrio, un gesto simbolico da parte della Tunisia, magari anche con l’utilizzo di navi per effettuare un numero consistente di rimpatri”. (Fonte: Corriere della Sera).