ROMA – I migranti non sognano più l’Italia, ma la Spagna. [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] I flussi migratori evidenziano come da gennaio 2018 fino al 15 luglio siano giunti in Spagna dalle coste libiche 18016 migranti, contro i 17827 arrivati in Italia, secondo i dati di Frontex. In 11300 invece sono stati portati indietro dalla Guardia costiera libica, riporta invece l’Oim. Le percentuali d’altronde parlano chiaro: il numero di migranti che attraversano il Mediterraneo e fanno rotta verso l’Italia è sceso dell’81% con Marco Minniti e Matteo Salvini, mentre sale del 166 percento il numero di quelli diretti verso le coste spagnole. Anche la nave Open Arms dimostra la tendenza emersa dai dati, facendo rotta verso la Spagna nonostante l’Italia le avesse offerto un porto. Una decisione presa, fanno sapere, “dopo le parole di Salvini”.
Migranti, ora vanno più in Spagna che in Italia: anche Open Arms fa rotta lì
Il sorpasso spagnolo sull’Italia nell’accoglienza dei migranti è il primo dopo tanti anni di flussi migratori dalla Libia verso l’Europa, con un calo dell’81 percento da quando sono state applicate le disposizioni dell’ex ministro dell’Interno Minniti. Intanto la nave Open Arms, che ha recuperato una donna ancora viva e i cadaveri di una donna e un bambino al largo della Libia, sta facendo rotta verso la Spagna nonostante sia l’Italia che Malta si fossero offerte di far sbarcare la superstite, che ha bisogno di cure.
Una destinazione scelta, come riferisce la ong, dopo le parole di Salvini: “Approdare in un porto italiano presenta molti fattori critici: il primo sono le parole del ministro dell’Interno, Matteo Salvini, che ha definito bugie e insulti la nostra ricostruzione. E’ incomprensibile il fatto che la disponibilità ad accogliere la donna ferita non sia stata accompagnata dalla stessa disponibilità per i due cadaveri ritrovati”.
Ancora, il reiterato annuncio di una sorta di contro inchiesta o contro versione rispetto alla probabile dinamica dei fatti accaduti lunedì sera, inducono preoccupazione rispetto alla tutela della donna sopravvissuta e della sua piena libertà di rendere testimonianza in condizioni di tranquillità e di sicurezza.