Migranti protestano contro l’arrivo di nuovi profughi a Cona (Venezia)

di redazione Blitz
Pubblicato il 1 Luglio 2017 - 12:40 OLTRE 6 MESI FA
Migranti protestano contro l'arrivo di nuovi profughi a Cona (Venezia)

Ansa

VENEZIA – Alcuni migranti ospiti dell’ex base militare di Conetta di Cona, in provincia di Venezia, hanno costituito un presidio all’interno della struttura per manifestare il proprio disagio per il sovraffollamento e in generale per le condizioni critiche di alloggio. Il presidio, del tutto pacifico, troverebbe motivazione nei continui arrivi di questi giorni. Con oltre 1600 persone, la situazione dell’ex base è diventata, secondo il sindaco di Cona Alberto Panfilio, “insostenibile”.

“Si è svolto tutto in modo pacifico” afferma il sindaco, “i migranti della base erano lì che osservavano i pullman arrivare, non credevano ai loro occhi, le loro rimostranze sono state del tutto civili. E’ una presa di posizione nei confronti di Prefettura e Governo che da un lato dicono che non ci saranno altri ingressi nella struttura e dell’altro continuano a far arrivare persone. Io approvo la posizione di questi migranti; oggi lo scontro non è tra nero e bianco, bensì tra chi sa fare politica e chi non la sa fare. E’ una situazione di caos che ormai dura da anni, non possiamo essere ancora in queste condizioni. I migranti hanno detto in maniera esplicita che non vogliono dare fastidio ai residenti e chiedono civilmente che Governo e Prefettura mantengano le promesse. Questo è il fallimento di un progetto di gestione dei flussi migratori”.

Per Gigliola Scattolin, segretario metropolitano del Partito Democratico “questo territorio in generale e Cona in particolare ha dato molto in termini di ospitalità dei profughi. Noi tutti apprezziamo il lavoro che il governo sta facendo, e in particolare l’impegno del ministro Minniti che finalmente sta affrontando la questione immigrazione con grande serietà. Tuttavia non si può più nascondere che Cona e il Veneto stanno dando moltissimo in termini di territorio, sicurezza e certezze verso i cittadini. Auspichiamo tutti una soluzione diversa, e soprattutto che chi ha dato molto come il territorio veneziano e chioggiotto non venga ulteriormente chiamato a responsabilità mentre altre zone del Paese hanno certamente dato meno di noi”.