Costi degli affitti, Milano “low cost” in Europa

Pubblicato il 14 Marzo 2012 - 13:47 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – La città di Milano, centro nevralgico del nostro Paese da un punto di vista economico, attira ogni anno una massa di immigrati che, per ragioni di lavoro o di studio, decidono di trascorrere un periodo nella metropoli lombarda. Persone provenienti dall’estero ma anche da altre regioni italiane che si trovano ad affrontare subito un ostacolo non trascurabile, il livello degli affitti spesso considerato proibitivo soprattutto per le fasce meno agiate della popolazione. Una valutazione che perde però consistenza se posta in un’ottica europea, come emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati statistici internazionali al 2011.

Nel Vecchio Continente. Su 32 grandi centri europei infatti, Milano si colloca al 23esimo posto per quanto riguarda il costo delle locazioni. Considerati pari a 100 gli affitti del capoluogo meneghino, risulta più costosa Roma che, con un indice di 120, si trova in 15esima posizione. La classifica è dominata da Londra (457), con prezzi quasi cinque volte superiori a quelli milanesi, ma la vita è dura per gli inquilini anche a Parigi (222), Ginevra (163) e Zurigo (161). In fondo alla graduatoria Lione (52), Sofia (80) e Bruxelles (81). E la competitività degli affitti all’ombra della Madonnina aumenta nel tempo, visto che nel 2010 Milano occupava la 22esima piazza e nel 2009 la 20esima. Meno conveniente la situazione se si considerano solo gli appartamenti di medie dimensioni (21esima, con Roma al 14esimo posto) e quelli di lusso (20esima, con la capitale 17esima), con il ranking generale sempre dominata da Londra.

Nel mondo. Un trend positivo confermato anche dai dati su scala planetaria, dove Milano si colloca nella parte bassa della classifica, al 60esimo posto, lontanissima dalla capofila Hong Kong (677), dalla solita Londra, ma anche da Mosca (400), New York (384) e Shangai (355). Roma si attesta 17 posizioni più avanti al 43esimo posto, e gli inquilini milanesi possono considerarsi molto più sfortunati solo di quelli di città dalle caratteristiche urbane non paragonabili come Reykjavik (33), Lexington (44) e Cleveland (48), che si pongono in fondo a questa statistica. Anche in questo caso i prezzi salgono leggermente, ma non cambiano nella sostanza della collocazione relativa, se si considerano le sistemazioni medie (59esimo posto) e di lusso (56esimo), tra le quali Hong Kong conferma i suoi costi proibitivi.