Milano, Ambrogini d’oro: lite sui nomi di Sallusti e Cossutta

Pubblicato il 13 Novembre 2012 - 00:14 OLTRE 6 MESI FA
Alessandro Sallusti (LaPresse)

MILANO, – Ancora in alto mare. Per gli Ambrogini d’oro la Commissione per l’assegnazione delle benemerenze civiche del Comune di Milano non ha ancora sciolto i nodi che riguardano il direttore del Giornale Alessandro Sallusti (proposto dal Pdl) e all’ex Pci Armando Cossutta (avanzato dal Pd).

Intanto una prima scrematura delle 137 candidature è stata fatta. Sono stati approvati così ad esempio, i nomi proposti dal sindaco Giuliano Pisapia (come il vigile Nicolò Savarino, ucciso lo scorso gennaio da un suv, l’astronauta Samantha Cristoforetti, la scienziata Fabiola Gianotti) oltre ad altre candidature tra cui quelle del presidente Rai Anna Maria Tarantola (avanzato dell’assessore Bruno Tabacci), i lavoratori ex Wagon Lits per mesi abbarbicati sulla torre faro della Stazione Centrale (Fds), i carabinieri della compagnia Duomo, il filosofo Salvatore Veca (Pd), l’ex direttore del Teatro Smeraldo Gianmario Longoni e il patron della catena Mediaworld Pierluigi Bernasconi (entrambi Pdl), il fotografo Gianni Berengo Gardin.

Non dovrebbero poi passare invece altri nomi come quello del comandante della polizia locale Tullio Mastrangelo, di Pierluigi Torregiani, il gioielliere ucciso dai Pac di Cesare Battisti, così’ come quella della prima coppia gay unita simbolicamente in matrimonio in Piazza Scala 20 anni fa: Ivan Dragoni e Gianni Delle Foglie.