Milano, droga il capo e inscena stupro: segretaria indagata

Pubblicato il 14 Maggio 2010 - 13:38 OLTRE 6 MESI FA

Prima ha drogato il suo capo, poi ha finto di essere stata stuprata per rubargli 2 mila euro. Così una segretaria di 46 anni, assistente di un manager di 44, è finita nel registro degli indagati della Procura di Milano per calunnia, appropriazione indebita, truffa aggravata, stato di incapacità procurato mediante violenza, lesioni volontarie e danneggiamento.

Il 2 febbraio 2005, la donna aveva messo nel caffè del suo ‘boss’ del benzodiazepine, un potente psicofarmaco. Lui andò in stato confusionale e lei mise in scena una violenza sessuale ai suoi danni: la polizia la trovò riversa per terra in ufficio con camicia reggiseno tagliati: a fianco c’erano un paio di forbici insanguinate. Il manager, invece, venne ritrovato nel box dello stabile con una borsa col manico sporco di sangue.

L’uomo finì in ospedale e la segretaria lo denunciò per stupro. Dall’inchiesta della Procura, affidata al pm Marco Ghezzi è emerso che il sangue sulla borsa e sulle forbici era mestruale e dagli accertamenti sull’uomo, che soffre di attacchi ischemici, si è scoperto che aveva ingerito benzodiazepine. L’accusa di violenza sessuale per il manager è caduta in archiviazione.

La segretaria, difesa dall’avvocato Giovanna Merenda, è anche accusata di aver fatto sparire 20 mila euro dai conti della società.