Milano, gang latinos: 6 arresti per omicidio, trovato machete che ferì capotreno

di Lorenzo Muti
Pubblicato il 11 Agosto 2016 - 17:21 OLTRE 6 MESI FA
Milano, gang latinos: 6 arresti per omicidio, trovato machete che ferì capotreno

Milano, gang latinos: 6 arresti per omicidio, trovato machete che ferì capotreno

MILANO – Sei persone, membri di una gang,  sono state arrestate dalla polizia a Milano per omicidio e tentato omicidio, mentre una è ancora ricercata dalla polizia. Le accuse sono legate all’aggressione compiuta da una gang di latinos fuori dalla discoteca Lime Light di via Castelabarco il 3 luglio scorso, dove un ragazzo diciottenne fu aggredito a bordo di un tram e colpito con quattro coltellate al petto. Il ragazzo è morto  in ospedale qualche settimana dopo l’agguato.

Non solo: nelle le perquisizioni i poliziotti hanno sequestrato un machete usato probabilmente nell’agguato a Villapizzone contro il controllore del treno al quale fu praticamente staccato un braccio.

In manette Antonio Omar Velasquez detto “Chukino“, 20 anni, irregolare con precedenti per rissa e porto abusivo di arma bianca e Arturo Mauricio Sanchez Soriano detto “Peludo”, 21 anni,  regolare con gli stessi precedenti dell’altro.

Velasquez è accusato di essere l’autore dell’aggressione avvenuta in via Castelbarco nei confronti di un 22enne salvadoregno ritenuto erroneamente membro di un’altra gang. Dopo averlo ferito alla gola con un taglierino, è scappato su un’auto assieme a una piccola parte del gruppo di venti sudamericani che aveva provato invano a entrare in discoteca.

Uno dei due fermati è anche accusato del tentato omicidio, la stessa sera, di un albanese colpito da una coltellata al cuore sul tram 15. Presente all’aggressione nei pressi della discoteca anche Sanchez Soriano, arrestato per il tentato omicidio dell’albanese colpito nel corso di una lite scoppiata subito dopo la fuga, sul tram 15.

Il giovane albanese, ormai in condizioni disperate (si attende la dichiarazione di decesso), è stato colpito perché è intervenuto in difesa di un amico sudamericano accusato ingiustamente di essere autore di un pestaggio in passato, sempre nell’ambito della lotta tra gang.