Giustizia al collasso a Milano: in appello prescritti tutti i processi ordinari entro il 2014

Pubblicato il 9 Giugno 2011 - 09:31 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – La Corte d’Appello di Milano è al collasso. Nel tribunale che celebra i processi di secondo grado dell’intero distretto (compresi i fascicoli che provengono dai tribunali di Monza, Pavia, Lodi, Busto Arsizio, Como, Lecco, Varese, Sondrio, Vigevano e Voghera) sono quasi 17mila le cause pendenti (per l’esattezza 16.800), dopo che in tre anni il numero è più che raddoppiato, scrive Luigi Ferrarella sul Corriere della Sera citando i dati presentati dalla Commissione per l’analisi dei flussi e delle pendenze del Consiglio Giudiziario milanese.

In un anno i giudici riescono a definire solo 60 processi su 100, con un aumento delle prescrizioni, nell’ultimo anno, del 50 per cento: 831 le cause finite nel nulla, contro le 521 dell’anno precedente. La durata media di un processo di secondo grado, senza detenuti, è di 23 mesi, quasi due anni, con un aumento di 4 mesi solo nell’ultimo anno. Per quanto riguarda poi i processi per bancarotta il 20 per cento è fermo in secondo grado da prima del 2007.

La prima conseguenza di questa situazione è che fra tre anni, scrive sempre Ferrarella, saranno prescritti tutti i processi ordinari. Per smaltire gli arretrati, è la stima citata da Ferrarella, servirebbero 32 mesi senza nuovi processi.

La situazione milanese è più grave delle altre: qui la prescrizione di tutti i processi ordinari (cioè quelli senza detenuti e che non contemplino reati di “grave allarme sociale”) è prevista, appunto, nel 2014-2015.

Anche perché è esponenziale l’aumento che si è avuto negli ultimi anni: +124% dal gennaio 2008 al maggio 2011, con una media annua di definizione dei processi peggiorata nel 2009 e nel 201o rispettivamente del 18%e del 22,5% rispetto alla media degli ultimi 15 anni.

Per svolgere tutto questo lavoro in aumento costante manca anche il personale: solo ad aprile sono stati coperti i posti dei 19 giudici fino ad allora mancanti, ma tutt’ora risultano assenti 52 cancellieri sui 227 previsti dalla pianta organica e 94 ufficiali giudiziari su 239 teorici