Milano, incidente alla Lamina: 3 operai morti intossicati, gravissimo un altro

di redazione Blitz
Pubblicato il 17 Gennaio 2018 - 00:28 OLTRE 6 MESI FA
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Milano, grave incidente alla ditta Lamina (foto Ansa)

MILANO – Gravissimo incidente sul lavoro in un’azienda metalmeccanica a Milano. Arrigo Barbieri, Giuseppe Setzu e Marco Santamaria, sono morti mentre un altro loro collega, Giancarlo, fratello di Arrigo, è rimasto gravemente intossicato da esalazioni tossiche. Gli uomini erano impegnati in operazioni di pulizia di un forno all’interno di un capannone che produce materiali ferrosi.

La tragedia si è consumata negli stabilimenti dell’azienda Lamina, in via Rho, 9 a Milano. Secondo quanto ricostruito finora da vigili del fuoco e carabinieri, gli operai stavano pulendo un forno interrato a circa due metri di profondità in una buca del terreno quando hanno iniziato a stare male per l’inalazione di gas tossici. Si ipotizza che possa essere metano ma sono ancora in corso gli accertamenti dei vigili del fuoco, sul posto per i rilievi.

Li hanno trovati privi di sensi: tre di loro non ce l’hanno fatta. All’arrivo del 118 le loro condizioni erano già disperate, sono morti poco dopo il trasporto in arresto cardiaco all’ospedale di Monza e al Sacco di Milano. Preoccupanti le condizioni degli altri dipendenti che sono stati accompagnati in codice giallo alla clinica Città Studi di Milano.

Anche un capo squadra dei pompieri, tra i primi ad accorrere sul posto, è rimasto lievemente intossicato ed è stato trasportato in codice giallo all’ospedale Niguarda per accertamenti. L’azienda Lamina, si legge sul sito, è specializzata da decenni nella produzione per laminazione a freddo di nastri di alta precisione in acciaio e titanio e in particolari nel settore dei nastri inossidabili incruditi impiegati nella costruzione di molle industriali.

“Due operai sono entrati e non uscivano – ha raccontato un collega fuori dalla fabbrica – e a quel punto altri due sono scesi per vedere che cosa stava succedendo”.

Il forno, a quanto è stato riferito nelle prime testimonianze e come riportato dal Corriere.it, avrebbe avuto un malfunzionamento: così lunedì pomeriggio il responsabile della produzione e l’elettricista sono scesi a verificare cosa fosse accaduto. Per far questo (al momento è solo una delle ipotesi da verificare), potrebbero aver disattivato l’allarme collegato al sensore dei gas. Un’altra possibilità è che il guasto fosse più grave, tanto da provocare sia la perdita, sia il problema all’allarme.

Sulla vicenda è intervenuto, tra gli altri, il ministro del lavoro, Giuliano Poletti: “E’ una tragedia terribile che non dovrebbe mai verificarsi. Sono vicino alle famiglie delle vittime e spero che i feriti possano presto riprendersi”.