Milano, morto l’imprenditore Luciano Tamini: ha lasciato 4 milioni di euro ai suoi dipendenti

di Redazione blitz
Pubblicato il 3 Luglio 2017 - 14:08 OLTRE 6 MESI FA
Milano, morto l’imprenditore Luciano Tamini: ha lasciato 4 milioni di euro ai suoi dipendenti

Milano, morto l’imprenditore Luciano Tamini: ha lasciato 4 milioni di euro ai suoi dipendenti

MILANO – Luciano Tamini è morto sabato 1 luglio, a 84 anni, stroncato da un male incurabile. L’imprenditore ha voluto lasciare loro un ricordo tangibile ai dipendenti dell’azienda di famiglia fondata a Milano dal padre Carlo 101 anni fa: un lascito di 4 milioni di euro, da dividere tra i circa 300 impiegati e operai dell’azienda leader nella produzione di trasformatori elettrici.

La notizia è riportata dal “Corriere della sera“, che ripercorre la storia dell’imprenditore, cui un mese fa era stato diagnosticato un male incurabile. Luciano Tamini aveva preso le redini dell’azienda, fondata nel 1916, dopo la morte prematura del padre: all’epoca (nel 1953) il giovane Luciano aveva solo 21 anni. Da officina meccanica, la Tamini si è specializzata nella produzione di trasformatori elettrici sempre più grandi, al servizio delle industrie più importanti d’Italia e del mondo. Alla guida dell’azienda, fino al 2014, il vulcanico imprenditore: un manager alla vecchia maniera, un motivatore esigente con i suoi collaboratori e rapido nel prendere le decisioni, aiutate anche – come da lui stesso riconosciuto – da una buona dose di fortuna.

Nel 2014 era arrivata la decisione più sofferta: cedere l’azienda al gruppo Terna. Una scelta motivata anche dalla volontà di assicurare un futuro tranquillo al marchio e ai dipendenti, ultimamente investiti dalla crisi economica. A loro, prima di venire estromesso lo scorso febbraio come presidente presidente onorario (per dissidi con l’attuale proprietà), Tamini aveva scritto una lettera: “Ho compiuto 84 anni, ma come un vecchio leone vi dico che sono pronto a ruggire ancora. La Tamini è indistruttibile e non potrà finire mai. Abbiate pazienza e fiducia, un abbraccio a tutti”.