Milano. Niente iscrizione alla colonia estiva se i genitori non pagano la mensa

Pubblicato il 12 Aprile 2013 - 14:45| Aggiornato il 10 Gennaio 2023 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – I genitori che non hanno saldato il pagamento della mensa non vedranno i figli iscritti nelle colonie estive organizzate dal Comune di Milano. Il motivo sarebbero 22mila euro di mancato incassi della Milano Ristorazione, mai saldati da genitori insolventi, scrive Zita Dazzi su Repubblica. Le domande non saranno scartate a priori, ma verranno ammesse “con riserva”, cioè tenute in sospeso fino al saldo delle quote non versate. Inoltre per le famiglie con problemi economici sarà possibile pagare in rate l’importo dovuto.

La notizia ai genitori è arrivata da una circolare del Comune di Milano, che avvisa dell’apertura delle iscrizioni con “riserva”:

“Lo dice la nuova circolare che spiega ai genitori come fare per iscrivere i bambini durante il mese di giugno e luglio a scuola — dopo la fine delle lezioni — o per mandarli in vacanza nelle case comunali di Pietra Ligure, Andora, Zambla Alta, Malcesine, Ghiffa o Vacciago. La novità è che da quest’anno «saranno accolte con riserva le domande di preiscrizione degli utenti non in regola con il pagamento del servizio di refezione scolastica relativo ai centri estivi anno 2010-2011-2012»”.

Dietro la mancata iscrizione, ci sarebbero mancati introiti per 22mila euro tra i mesi di giugno e luglio. Il comune assicura che una volta saldata la quota, anche rateizzata per chi ha problemi economici, l’iscrizione sarà regolarmente registrata:

“Non vogliamo discriminare nessuno, ma non può nemmeno restare sottinteso che anche se non si paga la quota della retta per la refezione, non ci sono conseguenze. Verranno accettati anche pagamenti rateali per chi ha gravi problemi economici, ma bisogna dare una svolta. Tutti devono pagare il giusto: peraltro le rette sono proporzionali secondo le fasce di reddito”.

Gabriella Iacono, presidente di Milano Ristorazione, società che si occupa delle mense scolastiche, ha spiegato:

“Il nostro fatturato è di 84 milioni l’anno. Il volume dei bollettini è pari a 34-35 milioni l’anno, ma negli ultimi tre anni la quota di insoluto, riferita all’intero anno scolastico e non solo al periodo estivo, è sempre in crescita. Se nel 2010 era pari a 4 milioni, nel 2011 siamo arrivati a 5 milioni e per il 2012 siamo a quota 5,5 milioni. Soldi che pesano sul nostro bilancio e che non ci possiamo permettere di non incassare”.