Milano, operaio della metro 4 sepolto dai detriti. Si indaga per omicidio colposo

di redazione Blitz
Pubblicato il 14 Gennaio 2020 - 20:10 OLTRE 6 MESI FA
Milano, operaio della metro 4 sepolto dai detriti mentre lavorava a 18 metri di profondità

Raffaele Ielpo, l’operaio della metro 4 di Milano morto sul lavoro (Ansa)

MILANO  –  Il filo a piombo appena usato per le misurazioni era ancora appeso: così i tecnici hanno trovato Raffaele Ielpo, l’operaio di 42 anni della nuova linea 4 della metropolitana di Milano rimasto sepolto e ucciso dai detriti mentre lavorava a 18 metri di profondità. 

Il dipartimento Ambiente, salute, sicurezza, lavoro della Procura di Milano, guidato dal procuratore aggiunto Tiziana Siciliano, ha aperto un’inchiesta, al momento a carico di ignoti, per omicidio colposo. Gli inquirenti sono pronti a nominare un esperto di ingegneria strutturale a cui affidare una consulenza su quanto accaduto per verificare, tra le altre cose, la regolarità dei materiali utilizzati e delle procedure seguite, anche perché nell’indagine andranno valutate eventuali violazioni delle norme antinfortunistiche sulla sicurezza sul lavoro.

“Apparentemente sembra una tragica fatalità. Quei massi cadono esattamente in quel momento in cui c’era un tecnico a controllare, sembra incredibile però così è stato e Raffaele non c’è più”, ha detto il sindaco, Giuseppe Sala. “È devastante scoprire che si può morire anche lavorando per una committenza pubblica, a Milano, ad uno scavo per una nuova linea di metropolitana”, hanno scritto, dal canto loro, in una nota le segreterie generali di Milano e della Lombardia di Fit Cgil, Fit Cisl e Uil Trasporti.

Mentre oltre al Consiglio comunale di Milano, ha espresso cordoglio anche il Consiglio regionale della Basilicata, perché Ielpo era originario di Lauria (Potenza). Era un operaio esperto, caposquadra della Tbm, la cosiddetta ‘talpa’ che sta realizzando la M4, e lavorava per il consorzio Metro Blu.

E’ stato travolto mentre effettuava misurazioni dal crollo di parte della volta della ‘stanza’, un cunicolo di passaggio tra i due tunnel principali, da un ammasso di terra e pietre che l’ha colpito tra l’anca e la cassa toracica. Stava lavorando in una parte scavata proprio lunedì e la cui volta non era stata ancora consolidata. Per realizzare questo tipo di tunnel, infatti, prima viene iniettato cemento, che poi viene scavato, e poi scatta la fase del consolidamento che era appena all’inizio.

Con Ielpo in quel momento c’erano altri quattro colleghi, che sono stati ascoltati dai carabinieri. L’operaio, che all’inizio era riuscito a liberarsi di parte dei detriti, è stato subito portato all‘ospedale San Carlo, dove poi è deceduto.

E’ stata disposta l’autopsia per chiarire le cause esatte del decesso (è possibile che abbia avuto un’emorragia interna). Quell’area del cantiere, il Manufatto Tirana in piazza Tirana, intanto, è stata sequestrata per ricostruire la dinamica dell’incidente ed evitare rischi di ulteriori distaccamenti. In vista della consulenza, poi, gli inquirenti dovranno effettuare delle iscrizioni nel registro degli indagati, come atto dovuto per le garanzie difensive.

Nel frattempo lunedì sera sono state sospese le attività nei cantieri della metro, fermi per lutto, e nel pomeriggio si è tenuta una funzione religiosa presso il campo base in via Buccinasco. Cgil, Cisl e Uil, dopo aver parlato di una “tragedia inaccettabile”, hanno annunciato che chiederanno a M4 e al Comune un “incontro urgente” e valuteranno “insieme ai lavoratori” altre iniziative per “evitare che le dichiarazioni di queste ore restino parole al vento”. (Fonte: Ansa)