Milano, padre disabile aggredito. Imprenditore si difende: “Vittima di un massacro mediatico”

di redazione Blitz
Pubblicato il 23 Settembre 2017 - 00:09 OLTRE 6 MESI FA
Milano, padre disabile aggredito. Imprenditore si difende: "Vittima di un massacro mediatico"

La Ferrari blu (foto Facebook Guido Malagutti,)

MILANO – “Sono vittima di un massacro mediatico per una mezza infrazione. La macchina non era posteggiata su un posto riservato ai disabili, c’è una foto che lo dimostra. E non è neppure vero che ho malmenato il genitore con il pass. E’ stato lui a venirmi incontro caricando il pugno dietro di sé”. Guido Malagutti, l’imprenditore 59enne che alcuni giorni fa avrebbe parcheggiato la sua Ferrari blu in un posto riservato ai portatori di handicap prova a difendersi dall’accusa di aver aggredito il padre di un disabile in via Montenapoleone, a Milano.

Malagutti ha rilasciato un’intervista alla Rsi (Radiotelevisione svizzera), aggiungendo che altri dettagli saranno spiegati in un’intervista che andrà in onda lunedì prossimo in ‘Striscia la notizia’. L’imprenditore, secondo quanto riporta il sito dell’emittente svizzera, abita da tre anni a Lugano.

Come scrive il Corriere della Sera , l’imprenditore

“Si presenta come ‘progettista di attrezzature da cantiere’. Alle spalle ha precedenti per lesioni personali, minacce, percosse e oltraggio a pubblico ufficiale. E la patente italiana gli è stata sospesa a tempo indeterminato, come il porto d’armi che gli è stato revocato. La denuncia presentata in Questura e un’annotazione delle Volanti della polizia dicono che il 59enne aveva parcheggiato la Ferrari nel cuore del Quadrilatero della moda a cavallo di due posteggi riservati ai disabili. Deve difendersi dall’accusa di aver insultato, messo una mano sul volto e spinto il padre di un bambino disabile che gli chiedeva di spostare l’auto di qualche metro per poter tirare giù dal bagagliaio la sedia a rotelle del piccolo. ‘Ho semplicemente proteso le braccia in avanti per proteggermi da un’eventuale aggressione — racconta lui —. Tutto quello che è stato scritto sinora sono accuse basate su una sola versione dei fatti’. (…) “la macchina invadeva di soli 20 centimetri il posteggio dei disabili”.

“Accanto a lui il legale, l’avvocato Angelo Maiello. ‘Il mio assistito era a bordo della vettura — spiega —, aspettava la moglie e la figlia per una commissione’. E le prove? Arriveranno presto, aggiunge, perché il proprietario della Ferrari ha sporto querela e le immagini delle videocamere di via Monte Napoleone sono già state acquisite dall’autorità giudiziaria”.