Milano, panico per la “polvere”: indirizzata a Feltri, finisce in una banca

Pubblicato il 28 Gennaio 2010 - 20:23 OLTRE 6 MESI FA

Vittorio Feltri

Una busta con polvere sospetta, indirizzata al direttore de Il Giornale, Vittorio Feltri,  è finita nel posto sbagliato e ha scatenato il panico a Milano. I dipendenti della Bnl-Bnp Paribas di via Dante a Milano hanno passato un pomeriggio di apprensione: il panico è stato così vasto che è stato applicato il cosiddetto protocollo delle Grandi emergenze, messo a punto dopo l’attentato dell’11 settembre.

Cinque impiegati sono anche stati portati in ospedale per accertamenti. La busta, indirizzata al giornalista, il cui quotidiano ha sede nella vicina via Negri, è finita nell’ufficio posta della banca: qui è stata aperta dagli impiegati che hanno visto la polvere.

I dipendenti hanno dato l’allarme ed è quindi scattato il protocollo delle Grandi emergenze, con l’intervento dei carabinieri, dei vigili del fuoco e del personale del 118. I lavoratori, tra cui l’impiegata di 38 anni che ha materialmente aperto la lettera, non hanno accusato particolari sintomi.

Tuttavia l’autorità giudiziaria, d’accordo con i sanitari, ha deciso di applicare comunque il protocollo. Questo procedimento è previsto, per esempio, quando si trovano buste contenenti sostanze pericolose, come l’antrace.

La banca, in cui lavorano 170 dipendenti e non svolge attività di sportello, ma principalmente di Sgr (società gestione risparmio) è quindi sostanzialmente stata messa “in quarantena”. I dipendenti sono stati trattenuti nell’edificio, così come i carabinieri del Nucleo informativo (che si occupa dei reati di matrice politica).

Sono intervenuti anche i vigili del fuoco, con l’Unità di intervento chimico-nucleare, specializzata in questo genere di interventi, con il personale del 118 che ha tenuto pronte le ambulanze.

Poi, i dipendenti hanno cominciato a uscire, mentre é rimasto a lungo isolato il terzo piano, dove ha sede l’ufficio posta. Solo dopo le 18, gli impiegati entrati a diretto contatto con la busta sono stati portati all’ospedale Sacco di Milano.

I cinque, tre donne e due uomini, coperti da tute bianche e mascherine sono saliti a bordo di due ambulanze per andare in ospedale dove sono stati sottoposti ad accertamenti anche se, assicurano in banca, nessuno di loro ha problemi. Poco prima, la busta era stata portata in un laboratorio dell’Asl specializzato in analisi, in via Juvara.

La situazione in via Dante è lentamente tornata alla normalità. All’interno dell’istituto l’Asl ha sigillato due stanze: quella in cui è stata materialmente aperta la busta e quella in cui sono state portate le persone che erano presenti all’apertura.