Milano, Saidou Mamoud Diallo scarcerato ed espulso: riportato in Guinea

di Redazione Blitz
Pubblicato il 20 Luglio 2017 - 18:11 OLTRE 6 MESI FA
Milano, Saidou Mamoud Diallo scarcerato ed espulso: riportato in Guinea

Milano, Saidou Mamoud Diallo scarcerato ed espulso: riportato in Guinea

MILANO – Saidou Mamoud Diallo, l’immigrato che ha accoltellato un poliziotto alla stazione centrale di Milano, è stato scarcerato e rimpatriato in Guinea. Dopo che il gip di Milano ha rilasciato l’immigrato con l’obbligo di firma per resistenza a pubblico ufficiale il Questore ha emesso un ordine di espulsione eseguito il 20 luglio.

La Polizia di Stato procederà “in modo coatto” all’esecuzione del rimpatrio di Mamadou Diallo, che verrà accompagnato fino in Guinea. Il cittadino straniero, irregolare in Italia, sarà imbarcato alle 18.25 a Malpensa con volo diretto alla capitale della Guinea, scortato da tre agenti. Nella nota della Questura si legge:

“Mamadou Saidou Diallo nato in Guinea il 6 luglio 1989, resosi responsabile lo scorso lunedì 17 luglio dell’accoltellamento di un poliziotto in Stazione Centrale, scarcerato dal giudice per le indagini preliminari, verrà oggi rimpatriato a seguito delle procedure di identificazione da parte del Console della Guinea e a seguito della convalida da parte del Giudice di Pace del provvedimento del Questore di Milano di esecuzione immediata dell’espulsione”.

Il gip di Milano ha revocato la misura cautelare dell’obbligo di firma, come richiesto dall’Ufficio immigrazione della Questura, per permettere l’espulsione dell’uomo che avverrà nel pomeriggio del 20 luglio verso le 18.30. Con la misura cautelare in corso, infatti, non si sarebbe potuto procedere con l’espulsione (il provvedimento di espulsione è del 4 luglio scorso ed è firmato dal Prefetto di Sondrio).

Il legale di Diallo (il cui procedimento penale per resistenza, porto abusivo d’arma e minacce andrà avanti comunque a Milano), l’avvocato Nicoletta Collalto, ha spiegato che in pratica Diallo non è mai stato libero dopo la scarcerazione, perché è stato tenuto negli uffici della Questura in attesa dell’espulsione.