L’imputato Claudio Giardiello pazzo di rabbia uccide in Tribunale 4 persone

di Redazione Blitz
Pubblicato il 9 Aprile 2015 - 11:22 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – Era pazzo di rabbia Claudio Giardiello. Imputato per bancarotta, giovedì mattina ha sparato in un’aula del palazzo di Giustizia di Milano uccidendo quattro persone. Tra loro il giudice fallimentare Fernando Ciampi. Giardiello, erano circa le 11 del mattino, ha tirato fuori una pistola e ha iniziato a sparare, uccidendo il giudice, l’avvocato e altre due persone.

L’uomo si è dapprima asserragliato dentro il palazzo di Giustizia poi è riuscito a scappare in moto. Infine è stato arrestato a Vimercate  in un centro commerciale dopo che era fuggito.

Mentre scriviamo il bilancio è di quattro morti: il giudice Ciampi, l’avvocato Lorenzo Alberto Claris Appiani, infine altre due persone, forse due testimoni. Uno di loro è stato portato in ospedale in condizioni disperate ma non è sopravvissuto all’intervento.

Claris Appiani non era l’avvocato attuale, ma un suo ex avvocato che giovedì era in aula come testimone. E’ stato colpito al torace, è morto una volta arrivato in ospedale.

Giardello è entrato in tribunale armato, eludendo inspiegabilmente i controlli e i metal detector. Durante l’udienza il suo avvocato ha rinunciato al mandato: è stato questo a dare il via a una strage evidentemente programmata, visto che Giardiello è arrivato con una pistola carica in tasca in tribunale.

Dopo gli spari il Palazzo di Giustizia di Milano è stato evacuato. Molti erano già fuggiti e le forze dell’ordine hanno invitato tutti gli altri presenti ad uscire. Centinaia di persone sono sulla strada davanti alle diverse uscite del tribunale. ”Ho sentito degli spari e ho visto un uomo con una gamba insanguinata, ho avuto paura e sono scappato”: lo ha raccontato un testimone, che si trovava nel palazzo di giustizia di Milano quando è avvenuta la sparatoria.

”Ci siamo asserragliati nell’aula, appena sentiti gli spari”, racconta l’avvocato Roberto Faletti, che era in udienza in un’aula accanto a quella dove l’omicida ha sparato. ”I carabinieri ci hanno detto di restare chiusi nell’aula e di non muoverci – ha aggiunto – eravamo in sette, compresi il giudice e il pm”. Diverse persone hanno sentito il rumore degli spari e sono fuggite dai corridoi e si sono dirette verso le uscite dell’edificio. Giardiello a quanto pare ha dapprima sparato in aula, poi si sarebbe diretto nella stanza del giudice fallimentare Fernando Ciampi uccidendolo.  Le foto della sparatoria e un video di Repubblica Tv con i primi soccorsi ai feriti.