Dopo il temporale di sabato Milano pensa a rimediare ai danni. La zona nord della città è quella più colpita: Niguarda-Ca Granda è stata raggiunta dallo straripamento del fiume Seveso.
In alcuni punti l’acqua ha superato il mezzo metro, il traffico ha risentito dell’emergenza maltempo. I cittadini hanno chiesto l’intervento dell’Amsa per la manutenzione dei tombini. Ci vorranno almeno cinque giorni per ripulire le strade.
«La linea gialla del metrò, allagata, rimarrà chiusa anche oggi dalla fermata di Repubblica al capolinea di piazzale Maciachini. Le linee tranviarie 5, 7 e 31 sono spezzate dalla frana che ha ingoiato un pezzo di viale Zara: i binari penzolano sul vuoto. Si calcolano almeno 700 mila euro di perdite per gli esercizi commerciali (stima delle Camere di Commercio di Milano e Monza), che rientrano in un conto complessivo ben più pesante: tra lavori, riparazioni, interventi, straordinari degli uomini impiegati, i danni per l’esondazione del Seveso arrivano a due milioni di euro», scrive il Corriere della Sera.
In viale Zara la stazione della metro è stata invasa dall’acqua con i treni ancora in corsa.
E mentre i candidati del centrosinistra Stefano Boeri e Giuliano Pisapia attaccano l’amministrazione di Milano, dopo che in un solo giorno la città si è allagata. «Ho dovuto ancora una volta passare la notte a casa di un conoscente, per l’impossibilità di rientrare nella mia abitazione, completamente circondata dall’ennesima esondazione. È da mezzo secolo che siamo in queste condizioni, ma i nostri governanti sembrano proprio non accorgersene, occupati come sono a litigare sull’Expo», ha scritto un lettore al Corriere della Sera .