Milano. Il terrore del bancomat, ma non era lui: in carcere da innocente e licenziato

di Redazione Blitz
Pubblicato il 22 Marzo 2018 - 11:21 OLTRE 6 MESI FA
Milano. Il terrore del bancomat, ma non era lui: in carcere da innocente e licenziato

Milano. Il terrore del bancomat, ma non era lui: in carcere da innocente e licenziato

ROMA – Speriamo che almeno il posto da addetto alle pulizie in una cooperativa che lavora per l’Ikea glielo restituiscano: sì, perché l’egiziano accusato a Milano di essere il “terrore del bancomat” si è fatto 8 giorni di carcere da innocente ed è stato pure licenziato.

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Ma non era lui. Italiano di origine egiziana, Ahmed Abou Elhammd Abbas Ahmed, 58 anni, ha avuto la sfortuna di assomigliare troppo al vero autore di 8 rapine e 4 assalti a clienti davanti ai bancomat.

E’ stato riconosciuto da diversi testimoni, il suo volto collimava perfettamente con quello immortalato dalle telecamere di sicurezza: ma non  era lui, era solo un sosia. Anche perché il suo alibi davvero è inattaccabile: era a Londra a trovare il figlio.

Dopo 8 giorni di carcere, l’arrestato è scarcerato dal gip che «dichiara la perdita di efficacia della misura essendo decorsi i 5 giorni per l’interrogatorio di garanzia». Torna sul posto di lavoro, ma scopre che la sua assenza gliel’aveva fatto perdere: per forza, prova a spiegare, mi avevano arrestato ma è stato uno sbaglio. La sua cooperativa e l’Ikea non gli credono. Allora il legale Eugenia Bellu chiede aiuto al pm, che il 31 gennaio rilascia due righe attestando che «gli iniziali elementi di responsabilità si sono rivelati non di sicura gravità indiziaria». E ora, dopo un altro mese di esiti negativi, è il pm stesso ad aver chiesto già l’archiviazione definitiva. (Corriere.it)