Mills, Berlusconi: "Soffro ma spero in un giudizio non ideologico"

Pubblicato il 16 Febbraio 2012 - 09:05 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – ''Ho la coscienza di avere servito in questi anni con tutte le mie forze il Paese e ne sono ripagato con un accanimento da parte di alcuni magistrati che non ha eguali nella storia''.

Comincia cosi' una lettera, inviata al Giornale, con la quale l'ex presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, esprime la sua ''sofferenza'' per l'essere finito ''nell'ingranaggio disumano di una giustizia che sembra non rispondere piu' alle leggi'' ma anche la sua ''speranza'' che ''giudici integerrimi e devoti unicamente alla legge e alla verita' decidano in piena coscienza e nel pieno rispetto della realta' dei fatti'' dopo che il pm ha chiesto per lui una condanna a 5 anni per il caso Mills.

Si vuole ''distruggere la mia immagine di uomo, di imprenditore e di politico'', ''sono trattato peggio di un delinquente, con accuse che non trovano corrispondenza nei fatti e che sono state smentite nel corso del processo dibattimentale''.

''Quello che piu' mi amareggia in questo momento'' sottolinea l'ex inquilino di Palazzo Chigi ribadendo la sua ''totale estraneita'' a quanto gli viene addebitato, e' ''constatare fino a che punto la giustizia puo' essere piegata a pregiudizi di carattere politico e ideologico'' perche' per Berlusconi l'accanimento giudiziario nei suoi confronti arriva dalla decisione di impegnarsi nella vita pubblica, ''cercando di trasformare questo paese''. Decisione che ''non mi e' mai stata perdonata da tutti quei poteri che si sono visti insidiati nei loro interessi e nelle loro ambizioni''.